IL DELITTO DI SARONNO
«Sì, l’ho ammazzato». Elena confessa
Romolo Baldo ucciso a coltellate. La nuora, interrogata dal gip, ha ammesso le proprie responsabilità

Sta meglio Elena Pagani e lunedì 23 maggio è stata interrogata dal gip Veronica Giacoia per rispondere dell’omicidio di Romolo Baldo, il suocero ottantasettenne che viveva con lei e con il figlio Cristiano. Il delitto di Cassina Ferrara risale alla mattina del 9 giugno.
MOTIVI FUMOSI
La quarantunenne, insegnante delle scuole medie di Appiano Gentile, ha ammesso le proprie responsabilità e del resto era stata lei ad avvertire il compagno di quel gesto insensato e lo aveva atteso nella villetta di via Pio XI con il coltello sporco di sangue in mano. Negare di aver inferto sette coltellate all’anziano sarebbe stato inutile da un punto di vista difensivo. Ma dire che gli investigatori - coordinati dal pubblico ministero della procura di Busto Arsizio Roberto Bonfanti - abbiano un’idea chiara del movente sarebbe sbagliato.
La donna - che è assistita dall’avvocato Elisabetta Ferrario - è apparsa ancora confusa, tanto è vero che fino a ieri, martedì, non era stata dimessa dall’ospedale Sant’Anna. Ora è in carcere al Bassone di Como in attesa delle future mosse della procura. Non è da escludere che il pubblico ministero disponga una consulenza psichiatrica per sondare le sue condizioni di salute mentale.
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