AGENZIA DELLE DOGANE
Si transita da Fornasette. Tax free a Ponte Tresa
Il valico luinese non sarà più presidiato. Cambio d’ufficio per chi supera la franchigia di merci o acquisti

Per l’estremo nord della provincia di Varese rimarrà aperto solo l’ufficio doganale di Ponte Tresa. Chi è transitato in questi giorni dal valico doganale di Fornasette, a Luino, avrà infatti notato un cartello di avviso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che informa che dal 1° gennaio 2018 il valico non sarà presidiato dal punto di vista “doganale” ed il transito è consentito nel rispetto del regime comunitario delle franchigie e delle norme valutarie. «Verrà attivata - si legge - la vigilanza dinamica h24, con controlli su strada da parte della Guardia di Finanza». In sostanza potranno transitare coloro che non hanno nulla da dichiarare ai fini doganali e valutari, mentre per lo sdoganamento di merci oltre la franchigia, dichiarazioni di trasferimento di denaro contante eccedente il limite dei 10 mila euro, esportazioni di beni a seguito di viaggiatori non residenti, i famosi Tax Free, bisognerà rivolgersi alla sede territoriale operativa del valico di Lavena Ponte Tresa. Devono prestare particolare attenzione in particolare i fruitori del Tax Free, cioè coloro che hanno diritto allo sgravio diretto o al rimborso successivo dell’Iva gravante sui beni acquistati sul territorio nazionale da persone domiciliate o residenti fuori dall’UE, in Ticino di solito. Il problema in realtà non riguarda solo i compratori ma anche gli esercenti dei negozi del luinese che sono poi coloro che emettono la fattura per il rimborso Iva ai clienti e che in diversi casi – proprio come accaduto a Ponte Tresa – per acquisti importanti possono accompagnare il compratore a svolgere le pratiche doganali che attestano che quella merce esce davvero dallo Stato italiano e che quindi l’acquirente ha davvero diritto al rimborso dell’Iva per spese di importo pari o superiore ai 154,94 euro.
La chiusura del punto dogane di Fornasette non è come temuto la nuova normativa “Otello”, che sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° gennaio, slittata invece al 1° settembre 2018. E’ un provvedimento che ha preoccupato non poco Ascom che si è mossa per capire cosa fare per sostenere i commercianti di Ponte Tresa e Luino. Otello, nome che ricorda una tragedia, è l’acronimo di “Online Tax Refund at Exit: Light Lane Optimization”. Si tratta, per esemplificare, delle stesse operazioni effettuate oggi a mano dai negozianti agli svizzeri ma con un procedimento digitalizzato. C’è un vero e proprio corso online per imparare ad usare il sistema con guide consultabili ma la domanda di molti venditori è: quanti piccoli esercenti si doteranno di computer in negozio per emettere il visto digitale, linea internet veloce, quanti andranno online per adeguarsi a queste norme colloquiando con il portale dell’Agenzia delle Dogane per ogni cliente?
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