L’EMERGENZA
Suore a piedi, mensa a rischio
Oridnanza antismog, fermato il furgone Euro2: «Aiutateci a comperarne uno nuovo»

Il pane e i prodotti alimentari indispensabili per preparare i 330 pasti che ogni sera vengono distribuiti dalle suore della Riparazione, rischiano di non arrivare più nella maxicucina di via Bernardino Luini.
La nuova disposizione regionale sulla limitazione al traffico per i mezzi inquinanti, ha costretto a bloccare l’unico furgoncino che tutti i giorni gira per supermercati e panetterie e negozi per raccogliere il cibo necessario a confezionare i pasti per i poveri.
È vecchio, è un “Euro 2” e non può girare per la città durante il giorno: o prima delle 7.30 o dopo le 19.30 (con circolazione libera nel fine settimana).
Con queste limitazioni, è una missione impossibile quella di recuperare il cibo e fare la spesa.
Il furgoncino diesel è vecchiotto, la targa riporta come l’anno il ‘98, ma quel Ford Ford Tourneo è essenziale, ogni giorno.
Da lunedì, da quando è rimasto fermo nel cortile delle suore, ad andare avanti e indietro è una Fiat Punto (un altro diesel, ma che può circolare ancora) .
«Rischiamo multe salate, ci hanno detto alla Polizia locale, quindi si fa tutto con l’auto e non possiamo di certo affidarci sempre ai mezzi privati dei volontari…», dice suor Lina Bottura, responsabile del “settore” che si occupa dei poveri seguiti dalla casa delle suore, a nome delle consorelle e della madre superiora Roberta Badari.
Anche ieri mattina, mercoledì 3 ottobre, i viaggi per recuperare il cibo da utilizzare sono stati parecchi, con la piccola utilitaria.
«Un lavoro estenuante, in queste condizioni», dicono i volontari impegnati nella mensa, poco meno di un centinaio.
Bisogna andare dai vari fornai, sei o sette, tutte le mattine (ma non all’alba e dunque dopo il blocco per evitare l’aumento dello smog), ci sono i supermercati che chiamano per recuperare i prodotti che non possono vendere e c’è comunque la spesa da fare.
«Distribuiamo tra i 300 e i 350 pasti al giorno, che significano confezioni di alluminio e plastica e posate e bottigliette d’acqua.... oltre al dover cucinare - continua suor Lina -. Solo per gli imballaggi spendiamo circa 30mila euro l’anno, ormai abbiamo toccato centomila pasti, una grande attività».
E se è vero che vi sono fondi che arrivano anche dal Comune e da molti benefattori («tra cui vogliamo ricordare la Lindt che offre molto cioccolato che distribuiamo ai poveri e che non abbiamo mai ringraziato») , è anche vero che «questa mazzata del furgone fermo non ci voleva», dice il volontario, in giro con l’auto a fare viaggi su viaggi.
«Abbiamo bisogno di un sostegno, speriamo possa arrivare anche dalla nostra castagnata del 14 ottobre e che la città, come lo scorso anno per contribuire ai lavori della sede, faccia sentire la propria generosità».
Comperare un furgone nuovo è l’obiettivo dei volontari che sono tutti proiettati a domenica 14 quando l’istituto di via Bernardino Luino aprirà le porte per una castagnata, per la raccolta di generi alimentari in scatola a lunga scadenza e prodotti per l’igiene personale a favore degli ospiti della mensa, per organizzare un mercatino benefico e cominciare la vendita dei biglietti della lotteria che ha 70 premi, il primo, una bicicletta elettrica, messo a disposizione dai volontari della mensa che si sono autotassati.
Alle 15, apertura dei cancelli per un momento di festa insieme, «speriamo nella partecipazione di tanti cittadini», dicono le coordinatrici dell’evento, Anna Fontanella e Lalli Meneghin. Cittadini che potranno anche applaudire l’esibizione del coro Val Tinella, in concerto benefico.
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