LA CONDANNA
Solbiate, filmati hard a tradimento: dieci mesi
Lui diffonde i video senza il consenso di lei: dovrà versarle anche 30.000 euro come risarcimento

Per amore si fa qualsiasi cosa. E la lei di turno, siccome era molto innamorata, quando il suo compagno, un residente a Solbiate Arno, oggi quarantottenne, le aveva proposto di filmare i loro amplessi, all’inizio aveva storto il naso, ma poi aveva acconsentito. Anche perché lui l’aveva rassicurata sul fatto che il girato sarebbe rimasto top secret: al sicuro in una chiavetta Usb. Peccato che l’uomo non sia stato di parola. E non si sia fatto remore di offendere onore e decoro della donna.
LA CONDANNA
La sentenza di condanna a dieci mesi di reclusione emessa suo carico dal Tribunale di Milano per i reati di diffamazione e di trattamento illecito di dati personali, confermata integralmente ieri, mercoledì 8 marzo, dai giudici della seconda Corte d’Appello del capoluogo lombardo, racconta che l’imputato tutto ha fatto tranne che tenere per sé i video e le immagini pornografiche frutto di rendez-vous sessuali della coppia.
Così, alcune immagini, assolutamente esplicite, sono state pubblicate sul web in un sito specializzato in video amatoriali.
I VIDEO AGLI AMICI
E molti video, altrettanto espliciti, sono stati recapitati via messaggino e-mail ad amici e amiche della coppia. Video intimi accompagnati da volgarità assortite tese ad enfatizzare le performance della donna. Il tutto all’insaputa di quest’ultima.
Facile immaginare come si sia sentita lei quando qualcuno di quegli amici le ha fatto sapere dell’attività di divulgazione hard dell’uomo. Lì per lì non voleva crederci, poi però di fronte all’evidenza si è riconosciuta. E ha sporto la denuncia che ha innescato il procedimento giudiziario che con la sentenza di appello ha stabilito anche un risarcimento a titolo di provvisionale di 30mila euro.
Senza esito il tentativo dell’imputato di dimostrare che anche la donna sarebbe stata d’accordo con la divulgazione. Se fosse stata d’accordo, perché mai lui avrebbe dovuto dire a tutti coloro ai quali inviava i video di non dirle nulla? E non gli è nemmeno servito a nulla dire che la cinepresa gli era stata regalata proprio dalla compagna. Legittimo chiedersi quale fosse lo scopo di diffondere quei filmati ad amici e amiche. A seguire le fantasie erotiche dell’uomo, sarebbe servito a coinvolgere lui e la partner in giochi sessuali con altre persone.
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