ACCESSORI DI UN TEMPO
Castello Visconti, in mostra i piatti da barba
Con 400 esemplari «collezione unica nel suo genere». Risalgono al 1800

Il Castello Visconti di San Vito non va in vacanza. O meglio, si prende un unico giorno di risposo: infatti, sarà chiuso solo il 14 agosto mentre le altre domeniche di questo mese estivo sarà aperto per accogliere i visitatori. La visite sono su prenotazione e si possono effettuare contattando il numero 0331/256337 o scrivendo alla mail castellovisconti@libero.it. Castelli Visconti è stato riaperto a maggio dello scorso anno.
Attraversando le sale, completamente arredate, ci si può immergere in un’atmosfera antica: il castello è stato edificato nel XIII secolo e da allora è sempre stato abitato dalla famiglia Visconti che lo ha arricchito di preziosi affreschi, quadri, oggetti pregiati, mobili sontuosi e collezioni rare.
«Come quella dei piatti da barba, unica nel suo genere. Nella residenza sono conservati circa 400 piatti», racconta Cristina Bertacchi, segretaria della Fondazione Visconti Di San Vito Onlus che dalla morte dell’ultimo marchese, Gabrio Visconti, guida il castello. La raccolta di questi singolari oggetti iniziò col marchese Carlo Ermes, 1834-1911, che dopo averne ricevuto uno in dono ne rimase così affascinato da iniziare a collezionarli. Si tratta di fondine con un incavo a mezzaluna che venivano appoggiate al collo e riempite di acqua e sapone per procedere alla rasatura. Sono conservati in una sala affrescata e se ne possono ammirare di ceramica, porcella, argento, peltro, alabastro provenienti da tutta Italia ma anche dalla Francia e dall’Inghilterra.
«In autunno poi riprenderanno anche gli appuntamenti che caratterizzano il Castello e la Fondazione», spiega Cristina Bertacchi. «A ottobre, come ogni anno, ci sarà la consegna delle borse di studio agli studenti universitari meritevoli non solo dal punto di vista accademico ma anche dal loro impegno nel volontariato».
A dicembre poi il Castello farà da cornice al tradizionale appuntamento con il mercatino che da anni riempie di arte e artigianato il cortile e alcune sale della residenza viscontea.
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