SICUREZZA
Sopralluogo con il drone, poi il furto nella villetta
Il derubato: «Hanno studiato la situazione»

Droni usati dai ladri per ispezionare le zone residenziali, le case e le abitudini delle famiglie. Questa l’ipotesi che si è fatta strada fra i residenti di via Fratelli Ghirimoldi e dintorni, dove l’avvistamento di alcuni droni nelle ultime settimane è stato associato a qualche furto avvenuto nel rione. Non c’è nessuna prova al momento, ma si tratta di una congettura che assume una certa credibilità in un periodo difficile per le famiglie gerenzanesi, alle prese con le ruberie nelle abitazioni. Sì, perché i ladri sono sempre più attivi malgrado la diffusione di sofisticati sistemi antifurto e di videosorveglianza, suscitando grande preoccupazione.
Colpo da professionisti
Emblematico il furto messo a segno in una villetta di via Fratelli Ghirimoldi, dove i ladri, in tutto tre, hanno orchestrato un colpo da veri professionisti. Atteso che la famiglia non fosse presente in casa, sono entrati in azione forzando l’unica bocca di lupo della taverna priva di allarme: una volta dentro, si sono precipitati nell’appartamento al piano terra, dove hanno messo a soqquadro tutte le stanze in cerca di beni e oggetti di valore. Hanno rubato anelli, orologi, catenine e bracciali che, al di là del valore economico, avevano un forte significato affettivo per i proprietari. Il furto subito è ancora più difficile da tollerare perché tutta la villa è munita di sistema di allarme, addirittura tutti gli ingressi sono dotati di sensori. «L’impressione è che sia opera di una banda organizzata», afferma Marco Novati, il padrone di casa: «Chissà come, sapevano qual era l’unica bocca di lupo senza antifurto, riuscendo a entrare del tutto indisturbati. Non escludo nemmeno che abbiano fatto dei sopralluoghi, perché non avevano con sé zainetti e borse con attrezzi da scasso: sapevano come entrare in casa velocemente». Sapevano anche di essere ripresi dalle videocamere interne che puntavano sul soggiorno, perché in un filmato si vedono mentre sollevano la mascherina.
Avvistatati in cielo
Marco Novati ha consegnato ai carabinieri le registrazioni dell’incursione dei malviventi: «Spero vengano identificati quanto prima», è il suo auspicio. Potrebbe, per altro, essere opera di ladri che conoscono bene gli strumenti tecnologici: alcuni residenti hanno raccontato di avere visto dei droni, negli ultimi tempi, sorvolare l’area. L’ipotesi è che siano serviti per conoscere le abitudini della famiglia, agendo quando in casa non c’erano nessuno.
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