MADRID
Spagna apre inchiesta su presunti crimini di guerra a Gaza

(ANSA) - MADRID, 18 SET - Il procuratore generale dello Stato
spagnolo, Alvaro Garcia Ortiz, ha autorizzato l'apertura di
un'indagine preliminare sulle presunte "gravi violazioni del
Diritto internazionale dei Diritti Umani e del Diritto
Internazionale Umanitario" commessi dall'esercito israeliano
sulla Striscia di Gaza. La decisione del PG è stata sollecitata
dal capo della Procura per i Diritti umani e la Memoria
Democratica, Dolores Delgado, che ha confermato l'apertura
dell'indagine, in base al principio di giurisdizione universale,
in dichiarazioni alla radio Cadena Ser.
La decisione si basa su un rapporto della polizia nazionale
inviato a giugno alla Procura, che contiene "abbondante
materiale probatorio" e testimonianze protette, relativi a
"gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario", ha
spiegato la procuratrice Delgado. Ha chiarito che si tratta di
un'inchiesta simile a quella intrapresa dalla giustizia spagnola
per indagare i crimini di guerra della Russia in Ucraina.
Il principio di giurisdizione universale permette ai
tribunali spagnoli di perseguire crimini di estrema gravità,
come il genocidio e i crimini contro l'umanità. Anche se, dopo
la riforma introdotta nel 2014 dall'allora governo di Mariano
Rajoy, limitatamente ai casi in cui siano coinvolti cittadini
spagnoli e se la giurisdizione del Paese in cui si sono commessi
i crimini, in questo caso Israele, non abbia aperto inchieste.
La procura spagnola ha già comunicato l'apertura delle
indagini alla Corte Internazionale di Giustizia e alla procura
della Corte Penale Internazionale(Cpi) che hanno in corso
rispettive istruttorie. Sebbene la Spagna abbia aderito alla
causa intentata dal Sudafrica presso la Corte Internazionale di
Giustizia e collabori con la Cpi, Israele non riconosce la
giurisdizione di quest'ultima.
La procuratrice Dolores Delgado ha ricordato che la Cpi "non
ha polizia propria", per cui "ha bisogno degli Stati per poter
far eseguire le sue decisioni". "La Corte internazionale di
Giustizia sta chiedendo agli Stari di preservare il materiale
probatorio che stiamo ottenendo e contribuire così a possibili
processi che potranno essere fatti",. ha specificato Delgado.
"Non abbiamo mai avuto tanta informazione in tempo reale della
possibile commissione di violazioni di diritti umani in tempo
reale. Bisogna preservare queste prove. Immaginate se nel caso
dell'Olocausto avessimo avuto questo materiale in tempo reale",
ha concluso la procuratrice. (ANSA).
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