L’INTERVENTO
Spesa di Natale senza pagare: fidanzati arrestati all’Iper
La coppia è stata trovata con oltre 500 euro di refurtiva
Hanno fatto la spesa per Natale - dal cibo alle bevande, dai vestiti ai dispositivi tecnologici - senza però pagare il conto. E così due giovani fidanzati sono finiti in carcere con le accuse di furto e tentato furto. Già, perché dopo essere riuscita nel primo colpo e aver riempito il bagagliaio dell’auto di ogni ben di Dio, la coppia non si è accontentata, e ha deciso di fare il bis. Ma i due ventottenni, entrambi incensurati, sono stati scoperti e ammanettati dai carabinieri. Dopo una notte in cella e la convalida dell’arresto, hanno patteggiato sei mesi di reclusione (con la sospensione condizionale della pena) e sono tornati in libertà.
Tra gli scaffali con carrello e zaino
È successo domenica scorsa all’Iper, all’interno del centro commerciale Belforte. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, lui e lei - entrambi classe 1997, residenti a Cocquio Trevisago - sono entrati nel supermercato come normali clienti, iniziando a girare tra gli scaffali. Hanno preso numerosi prodotti, dai generi alimentari ai capi d’abbigliamento, ma solo una minima parte è stata messa nel carrello e presentata alla cassa per il pagamento. Il resto era nascosto nello zaino, con il quale sono usciti dal negozio senza destare sospetti. Arrivati nel parcheggio, hanno caricato la spesa in macchina. Ma il successo dell’operazione deve averli ingolositi: anziché salire in auto e andarsene, sono tornati nel supermercato, decisi a mettere a segno un secondo colpo.
Ripresi dalle telecamere
Ma questa volta il piano è fallito. Gli addetti alla vigilanza si sono infatti insospettiti e, attraverso le telecamere, hanno seguito i loro spostamenti. La videosorveglianza li ha immortalati mentre cercavano di rimuovere la placca antitaccheggio da un prodotto. È quindi partita la telefonata al 112 e i due giovani sono stati fermati prima che potessero uscire e quindi “consegnati” ai carabinieri. Avevano merce per un valore di quasi 350 euro. I militari dell’Arma hanno poi perquisito la loro vettura, dove hanno trovato il bottino del primo furto, quello riuscito: la somma della spesa non pagata sfiorava i 160 euro. Totale: circa 500 euro. A quel punto è scattato l’arresto per furto, tentato e consumato. Lunedì mattina i 28enni sono comparsi davanti al giudice Luciano Luccarelli per la convalida: entrambi hanno ammesso le loro responsabilità. Il difensore, l’avvocato Omar Salmoiraghi, ha poi concordato con il pubblico ministero d’udienza, Davide Toscani, il patteggiamento a sei mesi (con la condizionale), pena ratificata dal giudice. Infine la scarcerazione.
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