EUROPEI VASCA CORTA
Spicchio d’argento
Martinenghi gareggia solo in batteria con la 4x50 azzurra, poi seconda. Sesto in finale il quartetto rosa a trazione bustocca con Castiglioni e Scalia. Altri tre ori azzurri nell’ultima giornata

S’è chiusa in bellezza per l’Italia la 19ª edizione degli Europei in vasca corta alla Royal Arena di Copenhagen. Grazie ai tre ori (Luca Dotto nei 100 stile libero, Marco Orsi nei 100 misti e Simone Sabbioni nei 50 dorso) e all’argento della staffetta 4x50 mista maschile, il bottino della spedizione azzurra si è fatto ancora più ricco toccando quota 17 medaglie (5 ori, 8 argenti, 4 bronzi). Un risultato molto positivo per la nostra Nazionale, che è risultata così terza nel medagliere dopo Russia e Ungheria, ma seconda per numero di medaglie dietro alla Russia. Una kermesse continentale, dunque, da cui il d.t. Cesare Butini può trarre buone valutazioni in vista dell’appuntamento per eccellenza del 2018: l’Europeo in vasca lunga in programma a Glasgow dal 2 al 12 agosto.
Ad arrivarci con più esperienza e anche con più certezze sulle proprie potenzialità saranno sicuramente Arianna Castiglioni e Nicolò Martinenghi, i due giovanissimi ranisti del Varesotto che hanno fatto parlare di sé per record e prestazioni strepitose. La ventenne bustocca delle Fiamme Gialle e del Team Insubrika è riuscita ad entrare in finale sia nei 50 che nei 100 rana. Nel primo caso ha limato per due volte il record italiano (30”01 il suo tempo in semifinale) raggiungendo il sesto posto; sulla distanza doppia ha polverizzato il suo personale e anche il primato nazionale con quell’1’05” netto che, in finale, le è valso la quarta piazza a due decimi dal bronzo. Nell’ultima giornata, Ari s’è tolta la soddisfazione di nuotare nella finale della 4x50 mista assieme alla bustocca d’adozione Silvia Scalia, anche lei allieva di Gianni Leoni. Le azzurre hanno chiuso al sesto posto (1’45”73) con un ritardo di 38 centesimi dalla Francia, terza.
Invece, almeno un po’ dell’argento della 4x50 mista maschile appartiene a Nicolò Martinenghi, che martedì 19 sarà operato a Verona per rimuovere le tonsille. Seppure non al meglio a causa di una recente influenza, l’azzatese delle Fiamme Oro e del Nuoto Club Brebbia fino all’ultimo ha dimostrato il suo talento cristallino e, con la sua frazione a rana, ha contribuito a conquistare il pass per la finalissima della 4x50, nuotata poi da Scozzoli insieme a Sabbioni, Codia e Dotto. Tete, 18enne e quindi ancora junior, ha scritto una bella pagina del nuoto entrando nella finale dei 50 rana con il primato italiano (26“31), facendo registrare il settimo posto assoluto e il record del mondo juniores nei 100 rana (57“27) e migliorando di ben 1“38 il personale nei 200 rana. Infine, a tenere alto il nome del Varesotto e dell’Alto-Milanese è stato pure Matteo Rivolta. L’arconatese, che si allena a Roma da due anni con Mirko Nozzolillo, si è messo al collo la medaglia d’oro nei 100 farfalla sbaragliando ogni avversario fin dalle batterie.
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