IL PROVVEDIMENTO
Squalificato il PalaWhirlpool
Referto arbitrale severissimo per gara 2: la sanzione del giudice sportivo dovuta al lancio d'oggetti in campo. La società la congela pagando dodicimila euro d'ammenda. E nessuno s'è accorto che Moss ha tirato al posto di Kangur...
Una danno d'immagine e un avvertimento: alla prossima segnalazione da parte degli arbitri, Varese perderà pure l'eventuale beneficio del fattore campo. Gara 2 con Siena costa infatti alla Cimberio dodicimila euro.
Cioè l'ammenda che congela la squalifica del campo di gioco per una gara motivata dal trio del fischio Gianluca Mattioli-Alessandro Martolini-Emanuele Aronne con le "offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri nonché nei confronti di un tesserato ben individuato; per minacce verbali collettive e frequenti del pubblico agli arbitri; per lancio di oggetti non contundenti (palle di carta) collettivo sporadico senza colpire; per lancio di oggetti contundenti (monete, accendini, una bottiglietta chiusa, una scarpa) collettivo e frequente, colpendo senza danno; e perché, in occasione del terzo periodo, il lancio di oggetti contundenti e non contundenti, provocava temporanea sospensione della gara".
Nella determinazione della sanzione - spiega il giudice sportivo mercoledì 29 maggio - "si è tenuto conto delle attenuanti generiche" e così la sanzione è stata sostituita con un'ammenda di dodicimila euro.
L'inciviltà di pochi esagitati che farebbero bene a guardarsi la partita in tv e pure a smettere di fumare e che hanno frainteso, almeno nel caso segnalato dal grigio trio, il senso di "fare le scarpe all'avversario", la paga dunque la società Pallacanestro Varese.
L'incompetenza arbitrale, in alcuni casi tramandata da generazioni, di fatto riversata sempre contro i soggetti meno potenti, invece, continua a pagarla tutto il movimento cestistico, soprattutto quello di provincia, che tira avanti con risorse economiche che per fortuna nulla hanno a che vedere con indagini giudiziarie in corso.
Per fare esempi di (in)competenza, il fischio che scatena le proteste incivili parte dalla bocca del viterbese Alessandro Martolini, figlio d'arte.
Si tratta del fallo antisportivo a Bryant Dunston che dopo aver conteso una palla vagante a Kangur, nel rialzarsi si scontra con l'estone ex Varese.
Proprio Kangur, col suo compagno Brown che già vola indisturbato in contropiede, protesta vibratamente con l'arbitro, chiamando il fallo, evitandosi il tecnico da regolamento e ottenendo invece giustizia sommaria.
Il meglio di sé il giovane artista del fischio creativo lo dà mandando in lunetta Moss anziché Kangur. Una bestialità che fa il paio, anzi il terno, meglio la tombola, col fallo tecnico per simulazione a Mike Green (pure Charlie Recalcati s'imbarazza in diretta su RaiSport di fronte allo sfondamento di Moss sul play varesino) e con la sistematica fallosità della difesa "muscolare" di Siena, in linea forse con l'Eurolega e con certe partite da campetto ma non certo col regolamento federale.
L'auspicio, a questo proposito, è che gli evidenti limiti tecnici dei tre signori di cui sopra, come pure quelli dei loro colleghi in gara 1, verso i quali il presidente varesino Francesco Vescovi ha avuto di che lamentarsi (e infatti è arrivata una sanzione...), vengano giudicati con la medesima severa obiettività da parte del commissario di campo. Per non vederli rovinare, con una partita di playoff, anche il clima di festa che c'era al PalaWhirlpool prima del loro show.
---
Dal suo sito ufficiale la società prende posizione con un comunicato.
"La Pallacanestro Varese, in merito al provvedimento disciplinare disposto in data odierna dalla Federazione Italiana Pallacanestro, intende stigmatizzare quanto accaduto ieri sera durante l'incontro Cimberio Varese-MPS Siena e concorda con le decisioni prese. La Società chiede scusa a coloro che sono stati oggetto di un simile comportamento perchè il tifo per i propri colori e per la propria squadra non deve mai superare i limiti della buona educazione e della civiltà. Si precisa inoltre che in questi casi, oltre al danno arrecato all'immagine della Pallacanestro Varese, si aggiunge anche un danno economico per le casse della Società stessa. La Pallacanestro Varese auspica che lunedì prossimo (3 giugno) il pubblico del PalaWhirlpool possa dare dimostrazione di sportività ed educazione come per altro fatto nel corso della stagione regolare".
© Riproduzione Riservata