DOPO L’INTERVENTO
Donna soccorsa in Valcuvia: «Quando torniamo in grotta?»
La 64enne piemontese sta bene ed è stata dimessa dall’ospedale

«Quando torniamo in grotta?». È stata questa la prima cosa che Stefania, sessantenne di Gargallo rimasta ferita martedì in Valcuvia, ha chiesto a Giuseppe Sellaro, direttore della Scuola di Speleologia del Gruppo Speleologico-Mineralogico Valsesiano. La novarese da un paio d’anni fa parte di quest’associazione. «La cosa più importante è che stia bene», evidenzia Daniele Beltrametti, presidente del sodalizio che ha sede in frazione Caneto di Borgosesia. Ha parlato direttamente con lei attorno al mezzogiorno di ieri: «Mi ha detto che era stata sottoposta a tutti gli esami del caso e che per fortuna le analisi avevano dato esito negativo: quindi stava per essere dimessa dall’ospedale. La signora partecipa regolarmente alle nostre attività: ha anche già frequentato con successo il corso di speleologia di primo livello».
Una serie di lezioni che permettono di far conoscere il mondo delle grotte anche a persone sino a quel momento lontane dalla speleologia.
Da quando è scattato l’allarme, verso le 15 del 25 aprile, sino al lieto fine arrivato poco prima delle due del mattino Sellaro è rimasto in costante contatto con Beltrametti. «In 35 anni - racconta il direttore - è la prima volta che succede una cosa del genere. Noi ogni due settimane organizziamo delle escursioni. Stavolta eravamo in sette. Stavamo risalendo in sicurezza, quando a meno 60 metri dall’ingresso, s’è staccato un sasso. Io l’ho visto e ho urlato “via via”, ma purtroppo ha colpito in pieno sulla testa Stefania. Il caschetto che indossava ha evitato conseguenze peggiori. Eccezionale è stata poi la gestione dell’emergenza da parte dei soccorritori che in pochissimo tempo sono riusciti a raggiungere l’infortunata».
Il Gsmv, che fa parte della Società Speleologica Italiana, è nato nel 1990 con l’obiettivo di promuovere la ricerca, l’esplorazione e lo studio delle cavità naturali presenti nel territorio.
© Riproduzione Riservata