IL CASO
Verbania, Gino Strada al posto di Cadorna: critico il nipote del generale
Carlo Cadorna va contro la proposta di intitolare le medie dell’IC Monti Sella al fondatore di Emergency, cancellando il nome del nonno

Nuovo capitolo della polemica che investe la scuola media “Luigi Cadorna” di Verbania e la proposta di cambiarne nome intitolandola a Gino Strada, medico e fondatore di Emergency, scomparso nel 2021. Il nipote del generale, il colonnello Carlo Cadorna, ha scritto una lettera al segretario cittadino del Partito Democratico per dirsi contrario alla decisione.
Nel 2021, pochi mesi dopo la morte di Strada, era arrivata la proposta del’Istituto Comprensivo “Monti Stella”, che comprende anche la scuola Cadorna. Nei giorni scorsi il segretario del Pd di Verbania, Giacomo Molinari, aveva definito il generale Cadorna «un fervente sostenitore del fascismo» e «un uomo le cui drastiche e inumane modalità di trattamento dei soldati sono state largamente dimostrate dalla storiografia».
Carlo Cadorna, nella sua lettera, sostiene invece che la storiografia «è basata sulla manipolazione dei principali documenti storici. Nessun testimonio ha portato contro di lui accuse che possano intaccare la sua onorabilità di uomo, di cittadino e di soldato», scrive il nipote di Cadorna citando la commissione d’inchiesta su Caporetto. E poi ancora, riportando stralci di lettere famigliari scritte dal nonno, «la vita di tutti i miei soldati mi è ugualmente preziosa» e «Mussolini è stoffa da dittatore, ma di poco equilibrio e misura; e l’italiano ha equilibrio e misura e non vuole dittature». Questi documenti, secondo Carlo Cadorna, dimostrano «la falsità e l’inconsistenza storica» delle accuse mosse dal Pd di Verbania.
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