43 ANNI DOPO
Strage di Bologna, Alfieri chiede l’allontanamento di Mantovani
Il senatore del Pd all’attacco dopo le parole in consiglio a Lonate del capogruppo leghista. Le posizioni di Mattarella, Meloni e di Sinistra Italiana

«Oggi, mercoledì 2 agosto, abbiamo ricordato in Senato il triste anniversario della strage di Bologna. La più tremenda e devastante in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale. 85 persone persero la vita, oltre 200 feriti: quel dolore è impresso nella coscienza civile del nostro Paese».
LE PAROLE DI ALFIERI
Il senatore del Pd Alessandro Alfieri inizia con queste parole il suo commento a quello che è stato detto in consiglio comunale a Lonate Pozzolo, dove il capogruppo della Lega ha dato una sua versione di quei terribili fatti ben lontana da quella ufficiale.
«Il pensiero - ha proseguito Alfieri - va alle famiglie che negli anni hanno dovuto rivivere quella tragedia a causa dei depistaggi che hanno scalfito la domanda di giustizia. In Senato pochi minuti fa, lo stesso presidente Ignazio La Russa ha ricordato «La definitiva verità giudiziaria che ha attribuito alla matrice neofascista la responsabilità di questa strage». Sottolineo La Russa. Eppure c’è ancora qualche negazionista, revisionista. Come in provincia di Varese, a Lonate Pozzolo, dove il capogruppo della Lega, con un misto di superficialità e ignoranza storica, ha messo in discussione anni di lavoro della magistratura. Ai tempi della Lega di Umberto Bossi sarebbe già stato allontanato. Attendiamo che gli eredi di quel partito prendano provvedimenti o almeno condannino fermamente quelle frasi inaccettabili e irrispettose del dolore delle famiglie e della verità giudiziaria, quella su cui oggi a Roma fortunatamente tutti i partiti si sono ritrovati».
MATTARELLA E MELONI
E mentre a Roma hanno ricordato la strage anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, a Varese anche Sinistra italiana ha voluto commentare l’episodio di Lonate.
SINISTRA ITALIANA
«Ieri - scrivono gli esponenti varesini del partito - abbiamo assistito all'ennesimo spettacolo degradante messo in scena dalla Lega. Il capogruppo del partito a Lonate Pozzolo, nonché segretario cittadino, Armando Mantovani, durante il consiglio comunale ha pronunciato dichiarazioni inaccettabili. Mistificazione e negazionismo puro sono stati alla base del suo folle discorso: si deve dimettere per rispetto ai morti della strage neofascista di Bologna e per rispetto nei confronti dei palestinesi. La ricostruzione dei fatti del consigliere leghista ha fatto vergognare persino la sua stessa sindaca che ha stroncato, non senza imbarazzo, il dibattito in consiglio comunale, anche se non si è ancora dissociata pubblicamente. Proprio oggi che ricorre l'anniversario di quella strage, dovremmo ricordare i reati e i crimini commessi, da Licio Gelli e Stefano delle Chiaie, contro il popolo italiano in una delle stagioni più buie della storia Repubblicana. In più, dovremmo ricordare le responsabilità politiche dei neofascisti in quella strage, dove sono morte 85 persone, per la quasi totalità Italiane e Italiani».
© Riproduzione Riservata