L’INIZIATIVA
Babbo Natale nel container: polemica a Stresa
Interpellanza in consiglio comunale, nel mirino le spese sostenute. E la grotta è tornata ad Ornavasso

Babbo Natale non più con la slitta, con le renne o nella grotta, ma in un container. La scelta di allestire la kermesse natalizia a Stresa ha suscitato polemiche. Lo scorso anno la “Grotta di Babbo Natale” aveva riscosso grande successo. Quest’anno è tornata ad Ornavasso. In cambio la società LEM, per 20.000 euro, ha consegnato al Comune “Babbo Natale” in un container in piazza e delle installazioni fisse con degli elfi. Il Comune ha poi ha aggiunto delle rappresentazioni di luci sulle abitazioni spendendo altri 20.000 euro, mentre gli hotel hanno provveduto in proprio. Spese che hanno creato polemiche sfociate in una interpellanza in consiglio comunale.
ARONA, SPESE E CRITICHE
Anche ad Arona, come da tradizione con la giunta Gusmeroli, tante spese per le luminarie e gli altri allestimenti. A sollevare le critiche Gianluca Ubertini, capogruppo di Impronta Civica in consiglio comunale: «Alla Pro Loco sono stati assegnati 105.000 euro, una enormità, di cui parte usati per gli allestimenti natalizi. Per gli alberi di Natale disseminati in piazza si spendono 24.665 euro, poi ci sono, non conteggiati, il Capodanno sul lungolago ed il concerto del 1 gennaio. Avremmo preferito un maggior risparmio e meno sfarzo destinando pacchi e doni a chi è in è in difficoltà. Ma il Comune preferisce da anni questa linea sfarzosa e dell’effimero».
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