LA MILANO-DOMODOSSOLA
Stresa, disavventure sui treni
Porte chiuse frettolosamente con passeggeri che non hanno potuto scendere e personale ferroviario che scorda il turno e la corsa parte in ritardo

Sulla linea Milano-Domodossola ancora interruzioni e ritardi con disagi per pendolari e turisti. Fine settimana da “batticuore”, come avviene sovente nei giorni feriali, sul tracciato ferroviario internazionale.
Giovedì sera, 14 settembre, una situazione surreale. Un treno a Verbania è ripartito senza attendere la discesa di tutti i passeggeri chiudendo le porte davanti a una dozzina di persone costrette a richiedere una fermata straordinaria a Premosello Chiovenda per poi tornare indietro con un altro convoglio. Alle proteste dei pendolari il capotreno si sarebbe giustificato spiegando che le porte si dovevano chiudere in pochi secondi. Non si sarebbe però preoccupato di verificare la discesa di tutte le persone.
Ieri venerdì 15 settembre altro caso: la corsa delle 17.25 da Milano, diretta in Svizzera, è partita con oltre un’ora di ritardo perché il capotreno si era dimenticato del turno. E va considerato che già la linea da Stresa a Domodossola è interrotta per lavori a Mergozzo con la realizzazione di bus sostitutivi come era già avvenuto fino al 10 settembre nel tratto Sesto Calende-Arona.
Il disguido del capotreno che s’era scordato appunto dle turno ha creato ritardi a catena con viaggi di quasi tre ore per la tratta Milano-Stresa.
La sorpresa poi sul lago Maggiore dove di sera non c’erano sufficienti bus sostitutivi per raccogliere i passeggeri e portarli a destinazione, con turisti con valige e pendolari fermi per lungo tempo in stazione.
Sulla sponda lombarda, anche Luino ha fatto la voce grossa contro i treni.
© Riproduzione Riservata