Fumetto
Sturmtruppen 50 anni, in mostra a Bologna il genio di Bonvi
A Palazzo Fava), dal 7 dicembre al 7 aprile 2019

Roma, 28 nov. (askanews) - Nel magma ribollente del '68, mentre l'onda della protesta antisistema, pacifista, rivoluzionaria attraversa il
globo dall'America all'Europa all'Asia, seduto al tavolo di un'osteria Franco Bonvicini disegna la prima
striscia di quello che diventerà l'esercito a fumetti più sgangherato e famoso del mondo, vincendo il
premio di Paese Sera a Lucca come miglior esordiente. Allergico alle gerarchie e caustico nei confronti del
potere in divisa lo era già dai tempi del militare, quando si faceva infliggere punizioni per incredibili
irregolarità, come farsi trainare la 500 in panne da un carro armato, mentre con l'amico Francesco Guccini
si scambiava missive su più nobili battaglie ingaggiate con giovani fanciulle. È dedicata al genio irriverente di
Bonvi e ai 50 anni dei suoi soldaten la grande mostra Sturmtruppen 50 anni che Genus Bononiae. Musei
nella Città e Fondazione Carisbo in collaborazione con Eredi Bonvicini ospitano dal 7 dicembre al 7 aprile
2019 a Palazzo Fava.
Un progetto che covava già da due anni nella mente della figlia Sofia, curatrice della
mostra insieme a Claudio Varetto, che ha aperto gli archivi di Bonvi per disegnare un percorso espositivo di
quasi 600 metri quadrati nel cuore di Bologna, patria artistica del grande fumettista, che a pochi passi,
nell'adiacente via Rizzoli, ebbe il suo studio fino alla morte prematura, il 9 dicembre 1995.
Oltre 250 le opere esposte, tutte provenienti dall'Archivio Bonvicini e in gran parte inedite: se il cuore della
mostra è dedicato alle Sturmtruppen, non mancano gli excursus nella vastissima produzione artistica
dell'autore, da quella seriale, con Cattivik e Nick Carter, a quella autoriale, per arrivare ad alcune opere
pittoriche mai esposte e a quelle VM18 con Play Gulp, parodia erotica di tutto il mondo del fumetto. Dalla
ricostruzione dello studio, con materiali e strumenti che mostrano il processo creativo, un percorso non
cronologico che evidenzia quanto ancora sia attuale il pensiero di un artista che ha profondamente
influenzato la cultura pop italiana novecentesca: non solo un cartoonist, ma un artista completo, capace di
suscitare l'entusiasmo del grande pubblico così come degli intellettuali, da Umberto Eco a Oreste del
Buono.
Fumetto corale abitato da una ridda di personaggi, i militari delle Sturmtruppen di Bonvi, dal soldaten
semplice ai vari Sergenten, Capitanen, Generalen e Cuoken, fino al fiero alleaten Galeazzo Musolesi, unico
personaggio dotato di identità, le Sturmtruppen diventano presto il fumetto antimilitarista per
antonomasia, denunciando con spirito caustico la stupida bestialità della guerra. Ma nonostante
l'ambientazione circoscritta nel tempo - la Seconda Guerra Mondiale - e nello spazio - le trincee
germaniche in cui tutti si esprimono in un inconfondibile slang "tedeschese", le Sturmtruppen diventano un
affresco di umanità di ogni tempo, diventando archetipi nelle loro manie e solitudini, nelle loro paure e
vizi.
Chiusi in un universo claustrofobico, i personaggi di Bonvi si muovono sul confine delle macerie e della
morte, con un nemico invisibile agli occhi ma echeggiante di fragorosi spari e cannonate, non perdendo mai
l'occasione per ridicolizzare la meschinità del potere e per prendersi gioco, ora con spirito caustico ora con
tenerezza, delle debolezze umane.
Sturmtruppen 50 anni
Bologna, Palazzo Fava (via Manzoni, 2), dal 7 dicembre al 7 aprile 2019
Orari: da martedì a domenica ore 10-20
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