IL RITORNO
Su il sipario al Caffè Teatro di Verghera
Da Chiodaroli a Manera, con tanti ospiti illustri, alla serata che segna la nuova partenza dello storico locale

Non allo squillo delle trombe ma al tintinnio della campanella. L’atteso passaggio di consegne da Caffè Teatro a Caffè Teatro Comedy Club è avvenuto con lo stesso rito che saluta il vecchio presidente del Consiglio e legittima quello nuovo.
Cambio di nome a parte, la campanella è passata dalle mani di Maurizio Castiglioni, patron storico del locale di via Indipendenza 10, al suo erede, Brunetto Zonfrillo, ristoratore chiamato a tenere alta la tradizionale culinaria, da sempre tra i punti di forza del Caffè Teatro.
Al suono della buona musica di Carlo Fava, l’inaugurazione tenutasi questa sera. Il cantautore milanese è stato scelto da Massimo Genchi, direttore artistico del cartellone musicale, con un passato importante legato alla Salumeria delle Musica di Milano.
Affidata invece a Stefano Chiodaroli la direzione artistica della sezione comica. Già stasera l’attore di Albizzate ha offerto un saggio delle proprie doti comiche e dell’ampiezza della sua sfera di influenza. Al suo invito a partecipare hanno infatti risposto molti colleghi. Tra i primi a dire sì e a presentarsi alla serata figurano Flavio Oreglio, che si esibirà il 17, e Leonardo Manera. Tra i più lontani Rocco Barbaro, arrivato da Pordenone: «Non potevo mancare - ha spiegato il cabarettista, tra l’altro entusiasta per il secondo posto in B dell’adorata Reggina - perché, per non allontanarmi troppo dal Caffè Teatro, per anni ho abitato a Verghera di Samarate».
Presenti alla serata anche Giancarlo Bozzo, storico patron di Zelig, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (con la moglie Cristina Parodi), l’ex direttore di Raidue Antonio Marano e il sindaco di Gallarate (fresco di nomina a segretario provinciale della Lega) Andrea Cassani.
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