PORT SUDAN
Sudan, spente le fiamme nel principale deposito di carburante

(ANSA) - PORT SUDAN, 11 MAG - La Protezione civile sudanese
ha annunciato di aver "completamente domato", dopo una
settimana, gli incendi nel principale deposito di carburante di
Port Sudan e in altri siti strategici della città, dove ha sede
temporaneamente il governo, dopo gli attacchi con i droni
avvenuti all'inizio di questa settimana attribuiti ai
paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf).
Gli incendi, che hanno coinvolto "importanti quantità di
riserve di petrolio", sono stati domati dopo un'intensa
operazione, ha affermato il capo della Protezione civile Osman
Atta in una dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook
dell'istituzione, descrivendo gli inneschi come un "piano
eseguito meticolosamente".
Innescate da un attacco al deposito di carburante lunedì
scorso, le fiamme si sono propagate ai "magazzini pieni di
idrocarburi", hanno spiegato le autorità supportate
dall'esercito, mettendo in guardia contro un "possibile disastro
ambientale nella zona".
Affacciata sul Mar Rosso, Port Sudan è stata risparmiata dai
combattimenti per un certo periodo, prima di essere presa di
mira quotidianamente dai droni nell'ultima settimana. Gli
attacchi hanno danneggiato diverse infrastrutture critiche, tra
cui l'unico aeroporto internazionale del Sudan, il suo più
grande deposito di carburante e la sua più grande centrale
elettrica. Questi attacchi a Port Sudan, "il principale punto di
ingresso per gli aiuti umanitari" nel Paese, minacciano di
"aumentare le esigenze umanitarie e complicare ulteriormente le
operazioni di aiuto" in un territorio già devastato, ha
avvertito mercoledì il Segretario generale delle Nazioni Unite
Antonio Guterres. (ANSA).
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