LOTTA ALLO SPACCIO
Sumirago: il pusher scappa, postazione smantellata dalla polizia
Intervento delle forze dellpordine dopo le segnalazioni dei cittadini: sequestrati denaro e droga

Vendevano cocaina in pieno giorno: sotto i riflettori il giro di spaccio nei boschi di Sumirago grazie all’allarme dato dai cittadini. Sono in corso le indagini: è caccia al pusher ma intanto è partito il primo passo per debellare il giro di spaccio.
L’ANDIRIVIENI DALLA STAZIONE
La squadra mobile della polizia di Varese ha individuato e smantellato, all’interno di un’area boschiva, una postazione di spaccio organizzata da cittadini extracomunitari. Nel corso dell’attività gli agenti hanno sequestrato più di 1.000 euro in banconote di denaro contante e singole dosi di cocaina, eroina e hashish. Tutto è iniziato nei giorni scorsi, quando il personale della sezione antidroga della Squadra Mobile ha ricevuto diverse segnalazioni su un insistente andirivieni di tossicodipendenti che, provenienti dalla vicina stazione ferroviaria di Castronno, già dalle prime ore del pomeriggio raggiungono a piedi un bosco confinante con una pista ciclabile e frequentata da bambini e ragazzi intenti a fare jogging.
GLI APPOSTAMENTI
Sulla base delle informazioni ricevute, i poliziotti hanno effettuato servizi mirati e appostamenti che hanno consentito di confermare quanto segnalato, individuando il presunto luogo di spaccio, all’interno dell’area boschiva posta tra la via Piave di Castronno e la via Arno di Sumirago. Lo scorso 21 agosto, gli agenti hanno potuto constatare che sin dal primo pomeriggio iniziavano ad arrivare alcuni giovani che, osservati nel loro cammino, consentivano di individuare il luogo di spaccio che risultava appostarsi poco distante della via Arno in Sumirago.
LA FUGA DEL PUSHER
Sfruttando un breve momento in cui non vi erano transiti di acquirenti, il personale appostato ha raggiunto velocemente il luogo di spaccio, dove in quel momento erano presenti alcuni clienti e lo spacciatore che, alla vista degli operanti, è scappato all’interno della vegetazione facendo perdere le sue tracce sfruttando a suo vantaggio la distanza ancora presente con gli agenti e la folta vegetazione composta prevalentemente di rovi. Il giaciglio rintracciato, costituito da un telo verde legato ai rami come tetto, una coperta, alcuni indumenti personali e pochi viveri in scatola, confermava la tendenza ormai consolidata dagli spacciatori nordafricani che spesso dormono diversi giorni all’interno dei boschi dove spacciano, così da non abbandonare la “postazione”, ricevendo sostanzialmente il cambio sul posto da parte di un connazionale facente sempre parte dell’organizzazione.
IL SEQUESTRO
L’operazione ha consentito il rinvenimento e sequestro di modiche quantità di hashish, cocaina ed eroina pronte per le cessioni, bilancini di precisione, vario materiale per il confezionamento e denaro contante ritenuto provento dell’attività delittuosa. In particolare, oltre 1.000 euro composti da banconote da 50/20/10 euro sono stati nascosti nascosti sottoterra e avvolti nel cellophane, poco distanti dalla postazione, modus operandi anche questo già riscontrato in pregresse attività di indagini, necessario agli spacciatori per preservare i guadagni che verranno poi consegnati all’organizzazione. Sono in corso approfondimenti investigativi atti a identificare lo spacciatore mentre i tre acquirenti saranno oggetto di foglio di via dal comune di Sumirago. Del resto le tecniche sono già ben note alle forze dell’ordine: sono le stesse usate nei boschi del Rugareto in Valle Olona, tra Gorla, Marnate e Rescaldina.
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