SUPERBONUS
«Serve subito una proroga»
Appello di Aime ai parlamentari varesini: troppa incertezza

Aime ha chiesto ufficialmente ai parlamentari varesini di spendersi affinché il Superbonus del 110% sia prorogato fino alla fine del 2023. Idem per il bonus facciate per cui si chiede almeno un altro anno di vita. Lo ha comunicato ieri, venerdì 22 ottobre, Gianni Lucchina, segretario dell’Associazione imprenditori europei, a seguito del balletto di date che si è inscenato in questi giorni attorno alle due agevolazioni fiscali.
Aime ha infatti vissuto sulla sua pelle la bontà dell’incentivo: lo sportello creato ad hoc sul bonus ha svolto 370 colloqui e avviato più di 200 pratiche da Varese alla Toscana: «All’inizio - ha detto Raffaele Nurra, responsabile del progetto - questi numeri sembravano inimmaginabili e, invece, il 110% si è rivelato efficace e ha ridato fiato all’edilizia, un settore ingessato e in crisi da dieci anni». Tanto che, secondo Nurra, «nonostante i molti bastoni fra le ruote, posti soprattutto dalle banche sulla cessione del credito, a mio avviso i due terzi della crescita del Pil è dovuto a questa misura. Inoltre, con gli incentivi, è sparito il nero in edilizia e, mentre prima le imprese lavoravano strozzate, ora hanno ricalibrato i prezzi. Anzi: qualcuno ha esagerato».
Ora, invece «la gente è spaventata. Chiede di muoversi prima che blocchino tutto. Ma mancano le materie prime, i ponteggi, i cappotti non si trovano, le caldaie scarseggiano». Insomma, conclude Nurra, «sarebbe una sciagura bloccare tutto fra giugno e dicembre 2022».
Inoltre, come ha sottolineato il presidente di Aime, Giuseppe Albertini, «il Governo non può dire di non avere i soldi perché, questo è un investimento sul futuro: fa emergere il sommerso e riqualifica il nostro patrimonio edilizio, abbellendo città e paesi e rendendo le abitazioni energeticamente efficienti. Insomma, i vantaggi si avranno per anni». L’altro rischio, ha concluso Lucchina «è che far terminare la misura con tempi così ristretti, metterebbe fretta, aumentando i rischi di incidenti sul lavoro già particolarmente gravosi in questo periodo e portando molti cittadini a rivolgersi ad aziende magari poco serie pur di rientrare nei tempi».
Due giorni fa anche Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili, si era espressa negli stessi termini.
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