LA SCOMMESSA
Svizzera, aprono nuovi casinò
Il via libera dal governo elvetico. In vent’anni, le tre case da gioco in Canton Ticino hanno versato tasse per 7,309 miliardi di franchi

Arrivano più casinò in Svizzera. Il Consiglio Federale rossocrociato ha ampliato il numero dei Cantoni che possono ospitare una casa da gioco, passando da 21 a 23. Per il governo federale a Losanna e Winterthur, che si trova nel cantone Zurigo, potranno essere rilasciate concessione di tipo A per i casinò (ossia quelle per giocata illimitata, mentre di tipo B il limite è fissato a 25 franchi).
La decisione è stata assunta allo scopo di sfruttare il potenziale di mercato. Dall’inizio della loro attività (2002-2003) i casinò elvetici (tre dei quali in Ticino, come Mendrisio e Locarno (B) Lugano A), hanno versato tasse sulle case da gioco pari a 7,309 miliardi di franchi, di cui 6,253 miliardi sono finiti alla “Assicurazioni vecchiaia e superstiti”. Inoltre rappresentano una importante realtà lavorativa.
Le nuove concessioni saranno effettuate con procedura aperta. Con la chiusura di Campione sono stati Lugano e Mendrisio, nel Canton Ticino, a godere di maggiori incassi. Nel 2019 tra i casinò elvetici i top per le entrate sono quelli di Montreaux, Zurigo, Baden e Basilea, Mendrisio era subito dietro con Lugano, molto più staccato Locarno. Due casinò sono stati aperti anche in Liechtenstein, riducendo gli emolumenti di Bad Ragaz e San Gallo. Le chiusure per i lockdown hanno comunque fatto segnare dei cali negli incassi. Ora il Casinò di Campione di Italia, concorrente di quelli elvetici, ha riaperto i battenti dopo 42 mesi di chiusura. In Italia sono in sofferenza, ma restano aperti solo i pochi autorizzati, da anni, dal governo: Saint Vincent, Sanremo, Venezia - Lido, il più antico al mondo fondato nel 1638, e Campione che per decenni fu il più grande in Europa.
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