SUL PALCOSCENICO
Teatro sociale di Busto, a Grassi e Oliva il premio Enriquez
Il direttore artistico e il regista del “Delia Cajelli” sono stati premiati con il riconoscimento Città di Sirolo e porteranno il loro spettacolo nelle Marche

Federico Grassi e Alberto Oliva sono i vincitori della 20esima edizione del Premio Nazionale Franco Enriquez - Città di Sirolo per la sezione direzione artistica e regia.
La motivazione con cui è stato assegnato il premio, dedicato al teatro classico e contemporaneo, sottolinea l’impegno profuso da Grassi, come direttore artistico del Teatro sociale Delia Cajelli di Busto Arsizio, nell’avvicinare i giovani al teatro, non solo come spettatori, ma coinvolgendoli anche nella realizzazione dell’allestimento degli spettacoli.
Alberto Oliva è stato premiato per la scrittura e regia contemporanea dello spettacolo Baruffe, Sottane e Zecchini, la vita in commedia di Carlo Goldoni.
OLIVA: «LO SPETTACOLO ANDRÀ IN SCENA A SIROLO»
Felici ed emozionati i due vincitori hanno così commentato l’assegnazione del premio: «Collaboro da diversi anni con il Teatro sociale Delia Cajelli - spiega il regista Alberto Oliva - e devo dire che c’è stata una crescita esponenziale della progettualità artistica e questo riconoscimento è il coronamento di un percorso che ha visto aggregare persone, moltiplicare progetti e viverli sempre in due direzioni: una di stretta collaborazione con il territorio e l’altra di respiro nazionale. Il premio verrà infatti consegnato a Sirolo, nelle Marche e ci permetterà di rappresentare il nostro spettacolo portandolo fuori dai confini cittadini.
«Come attore sono orgoglioso di ricevere un premio così prestigioso - aggiunge Federico Grassi - inoltre come direttore artistico sono particolarmente onorato perché la motivazione del premio descrive perfettamente il mio intento di dare un’identità al Teatro sociale legata alla prosa e che questa identità passasse attraverso il lavoro fatto, sia con la collaborazione delle scuole del territorio, che con la scuola di formazione interna al teatro. La visione futura è quella di diventare sempre più un teatro di produzione, fondare una compagnia stabile e distribuire i nostri spettacoli in tutti i teatri d’Italia.
MAFFIOLI: «È ANCHE UN PREMIO ALLA CITTÀ»
La notizia è stata accolta con grande entusiasmo a Busto, non solo dai diretti interessati e da tutto lo staff del Teatro sociale bustese, dove i due artisti si sono incontrati dando vita a un proficuo sodalizio artistico.
«Sono orgogliosa e lusingata di questo riconoscimento che premia il Teatro sociale Delia Cajelli e il suo impegno sopratutto nella produzione, che è l’ultimo e più recente sforzo messo in campo dalla grande squadra di lavoro del teatro - commenta l’assessore comunale alla Cultura, Manuela Maffioli -. Indirettamente è un premio anche alla città di Busto Arsizio, al suo impegno nel settore della cultura e agli investimenti che da qualche anno si fanno sempre più ingenti anche sul fronte teatrale.
GELTRUDI: «UN SODALIZIO ARTISTICO UNICO»
Anche Daniele Geltrudi, vicepresidente di Educarte, l’associazione culturale che dal 2004 opera all’interno del Teatro sociale bustese, commenta il premio appena assegnato: «Questo riconoscimento celebra la presenza della prosa che in questo teatro vive da tanti anni grazie al lavoro svolto da Delia Cajelli e che torna a essere grande protagonista uscendo dai confini cittadini. L’incontro delle due grandi personalità artistiche di Federico Grassi ed Alberto Oliva, ha dato vita ad un sodalizio artistico unico e peculiare destinato a produrre nel tempo ancora tanta arte e bellezza.
Grassi e Oliva saranno nuovamente insieme sul palcoscenico del Teatro sociale di Busto Arsizio, all’ interno delle Giornate Pirandelliane, il 21 e 22 marzo con lo spettacolo “Unamuno, nessuno e centomila”.
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