LA SVOLTA
Tipografica Varese dal 2024 a Rotolito
Subito un ramo in affitto a Segraf, fra meno di un anno l’acquisizione dell’azienda da parte del gruppo editoriale

Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura nel 2022, e Michel Houellebecq. Bastano questi due nomi per capire il valore della produzione de La Tipografica Varese: i due scrittori noti in tutto il mondo l’anno scorso hanno scelto di stampare le loro opere proprio nei capannoni varesini. Ora, alla soglia dei cento anni di attività (l’azienda fu fondata nel 1927), la Tipografica Varese ha scelto di entrare a far parte del gruppo Rotolito. Il mercato editoriale in continua evoluzione, le inevitabili difficoltà portate dall’irruzione di internet anche nel mondo dei libri scolastici e gli aumenti dei costi subiti da tutte le aziende hanno portato i titolari - la famiglia Redaelli - a optare per l’ingresso in un gruppo di dimensioni maggiori. L’accordo è stato perfezionato lo scorso mese di luglio.
L’AFFITTO E LA SUCCESSIVA ACQUISIZIONE
Tipografica Varese ha ceduto in affitto un ramo di azienda, stampa e legatoria, a Segraf, azienda del gruppo Rotolito. L’intesa prevede che la stessa Segraf, e dunque, Rotolito, entro giugno 2024 procedano con l’acquisizione dell’azienda, diventando così a tutti gli effetti i nuovi proprietari al 100%. In questi primi mesi il gruppo ha già provveduto a verificare l’organizzazione produttiva varesina, non prevedendo però alcun esubero. Di fatto la Tipografica Varese non si è mai fermata. Anche con l’ingresso di quelli che saranno i nuovi proprietari la produzione è proseguita senza interruzione. Non solo. Resta anche il marchio della Tipografica Varese. Il passaggio di proprietà è stato messo nero su bianco in accordo anche con i rappresentanti sindacali.
IN SINDACATI
«Le difficoltà del mondo editoriale sono ben note - spiega Luciano Pellizzaro (Cgil) che ha seguito tutto il percorso insieme a Domenico Cavallin (Cisl) - e il Covid certamente non ha aiutato, imprimendo una accelerazione informatica anche nel mondo della scuola. I testi scolastici sono sempre stati uno dei core business della Tipografica. A ciò si aggiunge anche l’incremento dei costi subiti dall’azienda nel corso del 2022. L’ingresso di un nuovo proprietario, un grande gruppo, era la via giusta da seguire. Tra l’altro è stato possibile anche grazie al fatto che la Tipografica è una delle poche aziende in Italia che stampano la cosiddetta carta da Bibbia. Una produzione che a Rotolito mancava. Con questa acquisizione completano tutto il loro ciclo produttivo». Fondamentale per i rappresentanti dei lavoratori avere la garanzia sul fronte occupazionale. «Abbiamo avuto le garanzie del riassorbimento del personale e del mantenimento del marchio, due elementi decisamente importanti», ribadisce Pellizzaro. Tutto come sempre, dunque, ma con un proprietario differente.
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