STORIE DI SUCCESSO
Tommaso Bianchi, da Cairate alla Marvel
Nato a Varese, disegnava il Monastero. Ora si dedica ai supereroi

Un varesino alla corte dell’Uomo Ragno e della Marvel, la celebre casa editrice statunitense dalla cui matita sono usciti i fumetti più amati, che hanno fatto sognare e continuano a incantare giovani e adulti. E c’è un pezzetto di Cairate e della Valle Olona nell’impresa di Tommaso Bianchi, artista classe 1980, che dalla fine dello scorso anno è entrato nella squadra americana.
Il fumettista nato a Varese una decina d’anni fa aveva firmato due fumetti diventati da collezione dedicati al Seprio e alle sue bellezze. A far scoccare la scintilla con la Marvel l’esperienza di Lucca comics.
«Lavoro in Sergio Bonelli dal 2014 e tutt’ora sono nello staff di Dragonero, serie fantasy che adoro e sono contentissimo di farne parte», racconta Bianchi, il quale aveva prima del 2014 lavorato al progetto valligiano insieme ad Agostino Alloro e Luigi Pellini e si è formato alla scuola del maestro Corrado Roi.
«Oltre a una piccola esperienza in Francia mi sono buttato sul mercato americano grazie ad Avaloncomicart che mi ha messo in contatto con Dynamite entertainment prima con Barbarella e poi con la miniserie su King Kong, The Great War, a cui sto lavorando tutt’ora. Nel mentre a Lucca comics ho incontrato sia Jim Lee per DC comics (le trattative sono ancora in corso, ndr), sia l’editor scout Marvel C.B. Cebulski. Quest’ultimo ha apprezzato il mio stile e mi ha affidato a un editor interno per le prove sull’Uomo Ragno, Miles Morales». Ancora prima che quelle tavole fossero pronte, ecco un altro piccolo lavoro, questa volta su Alien per la casa statunitense.
«Chi mi conosce sa che Alien è una fede per me, in ufficio ho Aliens ovunque, un presepe alieno. Direi che parto gasato e mi trovo benissimo, sia in Dragonero che in Dynamite che in Marvel, come impostazione di lavoro e sceneggiatura delle tavole sono sulla stessa linea narrativa molto cinematografica».
La cover del primo numero del progetto a cui Tommaso Bianchi sta lavorando uscirà a febbraio. Alien Black White and Blood, il titolo. Per il varesino, che non dimentica la sua terra, l’approdo alla Marvel è una grande soddisfazione professionale che arriva all’interno di una carriera che ha visto nascere dalla sua matita tanti personaggi.
Dopo una piccola pausa per le feste, il fumettista ora è pronto a riprendere il lavoro in ufficio per dare vita a nuovi disegni. Dai tempi in cui illustrava il monastero di Cairate e le altre bellezze della Valle Olona di tempo ne è passato molto e di strada ne ha fatta tanta, sempre mantenendo un legame con quanti hanno incrociato il suo percorso artistico nel corso degli anni.
Ed è normale che oggi tra i primi fan che lo sostengono nella nuova avventura alla Marvel ci siano coloro che dieci anni fa aveva deciso di scommettere sul fumetto disegnato dal quarantenne.
«Questa è una buona notizia», dice il volontario Proloco al settimo cielo. Ai tempi delle Cronache del Seprio il progetto sembrava quasi troppo bello per essere vero nella provincia varesotta, ma il tempo ha dimostrato che la forza della matita resiste e non ha confini. Parola di Alien, dalla casa editrice Marvel, negli Stati Uniti d’America.
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