IL CASO
Tracce di orso in Val Grande
Il Parco: ««No ai safari fotografici, M29 non ha mai creato problemi»

Alcune impronte fresche sulla neve che, dalle dimensioni e la forma particolare, hanno fatto pensare al passo di un orso. È stato un escursionista a notare queste particolari orme, lunedì 24 aprile, mentre si trovava tra la Bocchetta di Vald e il Moncucco, ovvero tra la Valle Loana e la Val Grande, sulle alture di Malesco: subito le ha fotografate. Dal parco nazionale, però, non arrivano ancora conferme ufficiali. «Potrebbe trattarsi di M29, l’orso che già altre volte è stato notato nel Verbano Cusio Ossola - spiega il presidente dell’Ente Parco Val Grande, Luigi Spadone - Ma stiamo aspettando di averne la certezza, se ne stanno occupando i carabinieri del Parco».
Spadone, anche alla luce della recente tragedia capitata in Trentino, con il runner Andrea Papi ucciso proprio da un orso, vuole fare alcune precisazioni: «M29 non ha mai dato problemi, quello che chiediamo ai frequentatori del parco è di non lanciarsi in una sorta di “caccia fotografica” all’orso».
In altre parole, la Val Grande non deve diventare una zona per safari fotografici con soggetto l’orso. «Gli escursionisti devono continuare a frequentare il parco come hanno fatto finora, senza timore ma neppure mossi, come appunto dicevo, da una sorta di voglia di andare a caccia delle impronte dell’orso».
Insomma, nulla deve cambiare. D’altra parte è già successo in passato che il plantigrado si aggirasse nel territorio settentrionale della Val Grande, al confine con la Valle Vigezzo. Le sue impronte erano state notate, ad esempio, nel maggio del 2021 tra la Forcola e l’alpe Cortechiuso (in pratica sul lato opposto della valle Loana, rispetto alla zona del Moncucco e di Vald) e ancor prima, ad esempio, il 6 aprile 2021, da parte dei carabinieri forestali della Val Grande (ma era già stato osservato nelle zone limitrofe al Parco, nel 2020). Altre orme erano state viste l’8 novembre 2022 sempre dai carabinieri del Parco. L’orso era stato visto verso la fine di giugno del 2020 anche nel Verbano, a Gonte, una delle frazioni alte di Oggebbio: intorno all’una di notte, due persone lo avevano incrociato in auto, mentre si dirigeva nella piazzetta del paese, ma alla loro vista si è però subito allontanato. Qualche giorno dopo, la segnalazione di un pastore, che aveva visto in lontananza l’animale al Pian Vadà, mentre stava richiamando le sue capre al posto. Solo poche settimane prima l’orso aveva invece fatto incetta di miele da alcune arnie collocate vicino al fiume Toce, a Mergozzo, e prima ancora era stato immortalato dalle fototrappole sistemate all’alpe Sogno di Villadossola dagli agenti della polizia provinciale dopo che si era saziato di miele, sempre ai danni degli apicoltori locali. Ma la prima visita dell’orso nel Vco risale alla notte tra il 27 e 28 giugno 2019 quando si era aggirato curioso nel giardino di una villetta a Crevoladossola.
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