LA SCELTA
Tradate, il don si spreta per amore
Samuele Biondini, parroco a Città di Castello, lascia la tonaca

Spretato per amore: don Samuele Biondini, nativo di Tradate, 51 anni, sacerdote dal 1997 e parroco - o meglio, ex parroco - di Città di Castello, ha fatto la sua scelta e l’ha comunicata al vescovo monsignor Domenico Cancian.
Don Samuele, quasi in contemporanea col suo vice, il quarantenne don David Tacchini ha deciso di ritornare al “secolo” in nome dell’amore per una donna. In articolare per un’infermiera che gli è stata vicina in un momento particolarmente difficile.
«Siamo molto dispiaciuti, ma dobbiamo rispettare le loro volontà e gli auguriamo una vita felice. Con noi sono stati due parroci eccezionali».
Così parlano alcuni fedeli che frequentano la chiesa San Pio X di Città di Castello, commentando la scelta di don David e di don Samuele di lasciare il sacerdozio.
Una doppia decisione dettata, stando ai racconti dei parrocchiani, per amore di due ragazze.
«Mia figlia ha telefonato a don Samuele, dicendogli quanto fosse dispiaciuta e lui le ha risposto che lo è altrettanto ma è felice così», racconta Liliana dal sagrato della chiesa.
«Non ce l’aspettavamo proprio da don Samuele - aggiunge -. È stata una notizia che ci ha colto di sorpresa, mentre don David non lo conoscevo bene».
Chi lo conosceva è invece una signora che passeggia attorno alla parrocchia con il cane al guinzaglio.
«Aveva annunciato di prendersi una pausa di riflessione già qualche mese fa - sottolinea -, dicendo ai fedeli che doveva fare chiarezza con se stesso e poi abbiamo saputo che aveva trovato l’amore. L’amore è importante. Penso che sia giusto far sposare i sacerdoti, possono avere una loro famiglia ed essere pastori della comunità. Comunque questa notizia ci ha fatto tanto dispiacere, erano due parroci davvero eccezionali».
«Non c’è niente da commentare, sono scelte loro», si limita a dire invece la donna che cura il giardino della parrocchia che dà sulla casa dove fino a poco tempo fa vivevano i due sacerdoti.
Quanto successo è l’argomento anche tra un gruppetto di uomini davanti al circolo Enal San Pio X.
«Sono uomini anche loro - dicono - e se si sentivano di fare queste scelte hanno fatto bene a farle».
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