SICUREZZA E SANITA’
Tradate, travestito da donna devasta la Radiologia
Incursione notturna, forse alla ricerca di droga: la rabbia dei medici

Camuffato da donna irrompe nottetempo nel reparto di Radiologia dell’ospedale “Galmarini” e compie un autentico scempio. Forse, ma qualcuno sostiene senza forse, si è superato il limite profanando un luogo che, per il servizio che svolge, dovrebbe essere quasi sacro.
Ora sulla vicenda indagano i carabinieri della Tenenza ai quali si sono rivolti i responsabili della Radiologia dell’ospedale cittadino sporgendo regolare denuncia. Responsabili che hanno trovato il loro reparto messo a soqquadro da un individuo che ha fatto irruzione al piano terreno del padiglione Medicina dove medici e tecnici capitanati dal dottor Vittorio Luraschi prestano la loro opera.
Cosa cercasse questa persona al momento non è dato sapere. Testimonianze raccolte al nosocomio di piazzale Zanaboni parlano di un uomo che, per eludere la sorveglianza, si sarebbe camuffato da donna. Anche questo è un particolare a disposizione degli uomini dell’Arma che dovranno pure stabilire come e quando questa persona si sia introdotta nel reparto.
Sempre secondo quanto trapela dal “Galmarini” non si tratterebbe di persone che potrebbero bivaccare dentro il complesso ospedaliero per ripararsi dal freddo ma si sarebbe in presenza di qualcuno che gravita nel campo degli stupefacenti. Il collegamento sarebbe provato da alcune siringhe ritrovate sul pavimento dei locali che sono stati letteralmente messi sottosopra. Materiale utilizzato per svolgere il lavoro quotidiano in radiologia rovesciato per terra, suppellettili rotte, contenitori fuori uso, guanti di plastica lasciati per strada dopo il passaggio dell’uomo camuffato.
IL FILM DELL’INCURSIONE
Ma questa incursione, così è dato sapere, sarebbe stata filmata dalle telecamere di videosorveglianza e non è detto che il camuffamento con abiti femminili abbia protetto l’incursore.
Non appena a conoscenza del fatto si sono mossi anche la dottoressa Anna Iadini, direttore sanitario, e il dottor Ugo Palaoro oltre, ovviamente, coloro i quali lavorano in Radiologia. Unanime lo sdegno ma montano anche le polemiche e addirittura si parla di una mobilitazione generale accompagnata da una petizione con la quale chiedere maggior sicurezza, a cominciare proprio dalla Radiologia, e di poter lavorare senza il rischio di fare incontri ravvicinati di questo tipo.
ALLARME SICUREZZA
Si dice, ma è una indiscrezione assolutamente da verificare, che fosse stato richiesto da tempo un intervento per riparare le porte che presentavano alcune criticità. «Richieste cadute nel vuoto e siamo arrivati a questo punto», un commento diffuso nei corridoi del nosocomio dove la rabbia si mescola alla rassegnazione. Insomma, torna prepotentemente alla ribalta la questione della sicurezza che investe non solo l’ospedale “Galmarini”.
IL COMMENTO DEL SINDACO
«È un episodio da stigmatizzare - il commento del sindaco Giuseppe Bascialla – che deve fare riflettere. Bisogna investire di più nella tecnologia che può essere un deterrente ma anche un prezioso alleato per chi deve rintracciare coloro che si macchiano di fatti incresciosi come questo». Ma stavolta il fatto, grave per il modo con cui è stato consumato, colpisce un luogo che, al contrario, dovrebbe essere rispettato da tutti ma proprio da tutti.
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