L’INDAGINE
Truffa lunga 2 anni: manette
Trentaseienne di Tradate si era fatto dare 60mila euro da una coppia di anziani

Ottenuta la fiducia di una coppia di pensionati, un tradatese si era fatto consegnare oltre 60 mila euro: è stato arrestato martedì 16 febbraio dai carabinieri, è stato trasferito nel carcere milanese di San Vittore e adesso deve rispondere di truffa aggravata e sostituzione di persona aggravata e continuata.
Era iniziato tutto nel gennaio 2019, come una di quelle truffe “porta a porta” di cui spesso sono vittime gli anziani. In questo caso l’uomo, 36 anni, si era presentato a casa di una coppia di Rho: aveva detto di essere un incaricato di una compagnia del settore dell’energia e aveva convinto le sue vittime a stipulare nuovi contratti per la fornitura domestica di luce e gas. Ai malcapitati non aveva fatto mai pervenire alcuna copia di questo presunto contratto ma li andava a trovare periodicamente per farsi consegnare in contanti il denaro relativo alle bollette, dicendo che avrebbe personalmente provveduto al saldo. Anzi, li aveva pure accompagnati al bancomat, anche di sera, per prelevare i soldi, che venivano da lui immediatamente intascati.
Nel corso del tempo, la vicenda è andata avanti sino all’autunno dell’anno scorso, si era fatto dare pure alcuni gioielli di famiglia, in oro, affermando che sarebbero serviti a “garanzia” delle bollette e che sarebbero poi stati restituiti, circostanza mai avvenuta. Peggio ancora, l’estate scorsa aveva proposto agli anziani di ristrutturare casa, mettendosi a disposizione per effettuare tutte le pratiche e così farli “risparmiare”. Per due volte si era finto loro nipote accompagnandoli negli uffici di una società finanziaria alla quale le vittime avevano chiesto un prestito personale, la cessione del quinto della pensione e altri servizi. Con i soldi pure in questo caso intascati direttamente dal truffatore, sia in contanti sia tramite bonifico su un conto corrente a lui riconducibile.
È finita quando un impiegato bancario, a fronte di una ulteriore richiesta di finanziamento (la terza) da parte degli anziani, si è insospettito e non l’ha concessa: ad ottobre c’è stata la denuncia e sono iniziate le indagini che in tre mesi hanno consentito di ricostruire l’accaduto. I carabinieri, avuto un quadro chiaro della vicenda, hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano una ordinanza di custodia cautelare in carcere e sono andati in città a prelevare il trentaseienne, peraltro già noto alle forze dell’ordine. È stato disposto anche il sequestro del denaro presente sul suo conto corrente con la speranza di riuscire a restituire almeno una parte dei soldi ai due pensionati.
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