VIABILITA’ E AMBIENTE
Tradate, Varesina senza alternative
Si punta alle ciclabili ma pesano 5 milioni di auto l’anno

La cura dell’ambiente è ormai un approccio condiviso che ha superato le barriere ideologiche. Se ne trova traccia anche nel bilancio di previsione con un apposito capitolo. Il titolo è eloquente: trasporti e diritto alla mobilità, ovviamente una viabilità sostenibile. Le amministrazioni che hanno guidato la città, a partire dagli anni ‘80, hanno investito sulle piste ciclabili che ormai coprono diversi chilometri. È l’obiettivo per i prossimi anni, interessando possibilmente anche le strade del Parco Pineta e le vie di collegamento con le estese aree verdi a sud dove, prima o poi, diventerà effettivo il Parco dei Tre Castagni in zona San Bernardo. Mobilità sostenibile significa anche pensare al centro, a pedonalizzare il corso e la piazza, dopo previa quanto doverosa discussione con i cittadini. Ma il nodo resta la ex Statale Varesina sempre più satura e prossima a superare i 5 milioni di veicoli all’anno.
«È un problema che ci trasciniamo da tempo. La Varesina, una delle strade più trafficate d’Italia, soffre per mancanza di alternative - le parole del sindaco Giuseppe Bascialla - e difficilmente si possono individuare scelte capaci di risolvere una situazione sempre più critica». Quel carico di auto porta inevitabilmente danni all’ambiente per gli scarichi o effetti legati all’acustica.
L’altro aspetto riguarda il proliferare di centri commerciali, alcuni dei quali sono in itinere, che si affacciano sulla strada. Probabilmente questo potenziale aumento di traffico, soprattutto lungo il tratto di pertinenza di Venegono Inferiore e il confine di Tradate, in via Monte Grappa, ha indotto alcuni cittadini ad annunciare almeno due osservazioni alla Variante al Piano di Governo del Territorio che ha cominciato il suo tragitto amministrativo qualche mese fa. Osservazioni che, stando a indiscrezioni, suggeriscono alcune soluzioni ritenute indispensabili per mitigare l’impatto determinato dall’enorme transito di veicoli, molti dei quali di grosso tonnellaggio. «Serve anche una costante manutenzione al manto stradale - aggiunge il sindaco - con un piccolo particolare: dopo il declassamento della Statale, il nostro Comune ha avuto in “dono” la manutenzione del tratto che corre sul suo territorio. Per tenerlo in ordine dobbiamo spendere soldi che investiremmo volentieri in servizi per i concittadini».
Dal municipio evitano la questione della cancellazione del progetto per la Varesina bis ma qualcuno, a microfoni spenti, si domanda se la strada alternativa a quella attuale sarebbe stata devastante per l’ambiente o avrebbe abbassato l’inquinamento. Domanda superflua: la Varesina bis non si farà più, i veicoli continueranno a viaggiare qui, portando tutti i problemi noti e praticamente impossibili da risolvere.
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