DOPO LA MORTE
Tragedia a Gornate: indagato il capo della vittima
Oggi l’autopsia sul corpo dell’operaio stritolato dalla fresatrice

Incidente sul lavoro mortale alla Techno Mould di Gornate Olona : per il decesso del manutentore Hamid Obid, 34 anni, originario del Marocco, stritolato da una fresatrice lunedì, la Procura della Repubblica di Varese concentra la sua attenzione sul datore di lavoro della vittima, titolare della ditta che si occupava appunto della manutenzione alla Techno Mould, presente accanto alla macchina al momento della tragedia. L’uomo è stato infatti iscritto nel registro degli indagati e l’ipotesi del procuratore Antonio Gustapane e della sostituta Maria Claudia Contini è che abbia commesso il reato di omicidio colposo, non garantendo al dipendente di lavorare alla fresatrice in condizioni di sicurezza. L’iscrizione “a modello 21”, appunto nel caso in cui emergano nei confronti di un soggetto indizi specifici, è avvenuta però anche a tutela del titolare della ditta, dato che in questo modo potrà “partecipare” all’autopsia, il cui incarico sarà conferito oggi, tramite un proprio specialista (cosa che potrà fare naturalmente anche la famiglia di Obid).
IL FISCHIO SOSPETTO
Come ricostruito finora, l’intervento sulla fresatrice è avvenuto perché la macchina da qualche giorno emetteva un fischio sospetto. Per questo i responsabili della Techno Mould avevano chiamato l’assistenza. E Obid stava effettuando le prove sull’apparecchio insieme con il titolare della ditta alla quale è affidata la manutenzione. Apparecchio che - questa la prima ipotesi degli inquirenti -, forse per un difetto di comunicazione, sarebbe stato riacceso quando ancora non erano state ultimate le operazioni. Con la conseguenza che il marocchino è stato schiacciato ed è poi morto in ospedale, si presume per un trauma da compressione.
IL SEQUESTRO
La fresatrice è stata sequestrata dagli ispettori di Ats Insubria, intervenuti a Gornate Olona con i carabinieri della Compagnia di Saronno. E la Procura di Varese ha subito aperto un fascicolo, come detto, per omicidio colposo.
IL SOGNO INFRANTO
Obid, residente a Solbiate Olona, si era sposato ad agosto in Marocco e non vedeva l’ora di portare la moglie con sé in Italia, dove avrebbero costruito insieme una famiglia. Ma il suo sogno si è spezzato lunedì mattina. L’uomo era arrivato dal Marocco da circa un anno. Dopo aver lavorato nella raccolta dei rifiuti, aveva trovato un impiego nell’azienda di manutenzione di macchine utensili della quale è dipendente anche un suo cugino. La salma sarà rimpatriata per il funerale dopo l’autopsia, che potrebbe svolgersi nella stessa giornata di oggi.
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