LA RICOSTRUZIONE
Maja, la confidenza della moglie prima dell’orrore
Poche ore prima del duplice omicidio Stefania Pivetta rivelò a un’amica le condizioni preoccupanti del marito, oppresso da una questione professionale

E’ stato rinviato l’interrogatorio davanti al gip Luisa Bovitutti previsto oggi, venerdì 6 maggio, di Alessandro Maja, l’uomo che a Samarate ha ucciso a martellate la moglie cinquantaseienne, Stefania Pivetta, e la figlia sedicenne Giulia, e ferito gravemente il figlio di 23 anni, Nicolò, che sta lottando per la vita all’ospedale di Varese.
L’OPPRESSIONE
Intanto emergono le prime indiscrezioni sulla terrificante tragedia. Il geometra 57enne, definito dai vicini del suo studio milanese come “riservato e puntiglioso”, era oppresso da mesi da una questione professionale con possibili risvolti giudiziari. Proprio la moglie confidò ad un’amica la sua crescente preoccupazione per le condizioni del marito che non mangiava, non dormiva e si lamentava. Una confidenza fatta nella prima serata del 3 maggio. Poche ore dopo, la tragedia, la follia omicida di Maja. «Non può continuare così.
LA TELEFONATA
«Domani mattina chiamo il dottore e gli faccio prescrivere qualcosa, le gocce» avrebbe detto Stefania Pivetta in una telefonata all’amica. Da mesi, a quanto pare, Alessandro Maja era oppresso da una questione professionale che rischiava di ripercuotersi anche sulla famiglia. Stefania, pur non essendo a conoscenza dei dettagli, ne aveva parlato con le persone più vicine. Il cinquantasettenne rinomato come architetto ma in realtà geometra, era sempre più angosciato per un presunto errore commesso in una pratica di un locale milanese, la moglie si domandava cosa mai potesse aver commesso di così grave nell’apertura della cucina di un bar e risposte non ne aveva avute (anche perché la causa è in via di definizione davanti al tribunale di Milano). Assisteva al deperimento di Maja, inappetente, insonne, lamentoso.
LE AUTOPSIE
Intanto domani mattina verranno eseguite le autopsie sui corpi di Stefania e Giulia, all’ospedale di Legnano.
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