L’AMBIENTE
Piano cave: Holcim s’allarga
Dopo una sentenza del Tar arriva il via libera in regione. La ditta potrà ampliarsi fra Travedona e Ternate

Oggi, mercoledì 17 aprile, sono state approvate in Regione le modifiche al piano cave, relative all’Atec2 nei comuni di Travedona Monate e Ternate, della provincia di Varese.
Il parere favorevole è arrivato dalla Commissione Ambiente di Regione Lombardia, in ottemperanza alla sentenza numero 5015 del 27 ottobre 2009 del Tar che aveva parzialmente accolto il ricorso della Holcim Italia, impegnata nell’attività estrattiva in quella zona.
Questo significa che la Holcim Italia Spa potrà procedere all’ampliamento dell’Ate - ambito territoriale estrattivo - in direzione Sud, fra Travedona Monate e Ternate.
Al termine dell’istruttoria tecnica per la modifica del piano e del processo di Vas - valutazione ambientale strategica -, il Comitato tecnico consultivo regionale per le attività estrattive di cava ha dato il via libera all’ampliamento dell’area estrattiva in direzione Sud, prevedendo l’abbattimento del setto separatorio tra la cava e la miniera Santa Marta, non escludendo la possibilità che, nelle successive fasi di approvazione del progetto di coltivazione della cava, ci si possa discostare dalle prescrizioni «in modo non significativo e per documentate esigenze tecniche».
LA STORIA
Finisce così una vicenda iniziata con l’approvazione del piano cave di Varese nel 2008. Nel piano cave di quell’anno infatti era compresa anche l’Atec2, cui la Holcim era interessata per la coltivazione. La ditta, dopo aver tentato invano di far valere le sue osservazioni, presentò ricorso al Tar di Milano, contro Regione Lombardia e Provincia di Varese.
La Holcim durante la fase istruttoria regionale infatti, dichiarò che il volume previsto dal Piano non garantiva il soddisfacimento del fabbisogno ventennale di calcare dello stabilimento della cava e chiese un aumento del volume estraibile fino a 7.980.000 metri cubi, con conseguente ampliamento a Sud, Ovest ed Est. Le osservazioni furono parzialmente accolte ma il consiglio regionale scartò le richieste di ampliamento volumetrico.
IL RICORSO
E così il Tar, con la sentenza numero 5015 del 27 ottobre 2009, accolse parzialmente le richieste, giudicando non adeguatamente motivato lo stralcio operato dal Consiglio regionale in fase di approvazione, in riferimento a un aumento areale e volumetrico fino a 6.780.000 metri cubi.
La sentenza è passata in giudicato a gennaio 2016. Con apposita nota il 21 giugno 2016 la Holcim Italia aveva chiesto a Regione Lombardia di ottemperare alla sentenza del 2009, dando così inizio al percorso dell’istruttoria tecnica e del relativo processo di Vas.
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