L’UNIONE FA LA FORZA
Tre Comuni e un referendum
Bardello, Bregano e Malgesso cambiano lo statuto per fondersi in un solo Municipio: si vota in autunno

I cittadini di Bardello, Bregano e Malgesso, riuniti nell’Unione dei Comuni Ovest Lago Varese dal 2015, nel giorno in cui avverranno le elezioni amministrative (tra il 15 settembre e il 15 ottobre), esprimeranno il loro favore o la loro contrarietà alla fusione dei tre municipi.
«Mentre la scelta dell’Unione è da attribuire a noi sindaci, ora ci mettiamo nelle mani dei cittadini ai quali è demandata tale decisione», spiega il presidente dell’Unione, Luciano Puggioni, primo cittadino di Bardello, a nome dei colleghi Alessandro Granella di Bregano e Giuseppe Iocca di Malgesso.
E affinché l’iter di preparazione del referendum possa prendere avvio, dopo che nell’ottobre dell’anno scorso è stato dato il via alla progettazione del percorso di fusione, è stata necessaria una modifica dello statuto comunale, secondo l’indicazione della Regione. Modifica che è stata approvata all’unanimità nei Consigli comunali di Bardello e Malgesso, a maggioranza a Bregano (contraria la minoranza Casa degli Italiani).
Così saranno circa 2.850 cittadini, aventi diritto al voto su una popolazione complessiva di 3.765 abitanti, a esprimere il loro parere.
Nell’articolo 70 dello statuto di Bardello si legge: «Per la validità del referendum non è richiesta la partecipazione al voto della maggioranza degli aventi diritto». In altre parole, non è necessario che vada a votare il 50% più uno degli elettori.
Quando si darà il via alla campagna elettorale, considerate le norme restringenti, si prevede nel periodo estivo l’organizzazione di tre assemblee, in sicurezza, una in ogni Comune.
Se il risultato fosse favorevole alla fusione, entro il 24 febbraio 2022 verranno sciolti i rispettivi Consigli comunali. Non si sa ancora se verrà nominato un solo commissario prefettizio o tre, uno per ogni Comune, in attesa delle elezioni amministrative che per il Comune di Bardello corrisponderanno alla scadenza effettiva.
Iocca sottolinea la forte volontà di attuare, con questo cammino, «progetti più efficaci» per le tre amministrazioni destinate a unirsi (voto permettendo).
«La pandemia, in particolare, ci ha messo di fronte a una realtà che, se fossimo stati noi tre piccoli Comuni singoli, avremmo avuto una forte difficoltà ad affrontare. Un ultimo esempio è stata la campagna vaccinale, realizzata a domicilio con i nostri medici. Sì, certo, non si può sottovalutare l’aspetto economico con l’erogazione di fondi cospicui, che in altro modo non avremmo, ma è soprattutto il collaborare in sinergia che ha portato a risultati concreti per i nostri cittadini. Con la fusione avremo anche un altro peso politico nella geografia dei Comuni vicini».
Tra i progetti in cantiere spiccano la costruzione di un centro polivalente con funzione sportiva e la creazione di uno spazio per le assemblee. E non è più un sogno nel cassetto una pista ciclopedonale che unisca i tre paesi con quelli limitrofi: «Avremo infatti, nel caso della fusione, finanziamenti nostri, senza attendere i bandi», conclude Iocca.
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