OLTRE CONFINE
Tredicesima ai frontalieri in pensione
In Svizzera passa il referendum col 57%: esultano anche gli italiani

Anche in Svizzera i pensionati avranno una tredicesima. Lo ha deciso il popolo con un referendum votato domenica scorsa, 3 marzo, quando, alle urne, gli elettori elvetici hanno detto “Sì” alla proposta promossa dai sindacati, con il sostegno dei partiti di sinistra.
L’iniziativa popolare federale chiamata “Vivere meglio la pensione (Iniziativa per una 13esima mensilità AVS)” è stata approvata dal 58,24 % dei votanti e da una maggioranza di 16 Cantoni su 26, ottenendo così il via libera.
In Canton Ticino il “Sì” è stato addirittura schiacciante e pari al 71% dei votanti, uno dei risultati più ampi della nazione, dopo soltanto cinque Cantoni della Svizzera francese, la zona della Confederazione elvetica che ha trainato il referendum alla vittoria.
Ora spetterà al Governo e al Parlamento definire le esatte modalità di attuazione e finanziamento della riforma, anche se le finanze dello Stato svizzero dovrebbe permettere l’aggravio di spesa sociale, visto che i parametri economici sono decisamente migliori rispetto a quelli, per esempio, dell’Italia.
L’introduzione della tredicesima mensilità costerà circa 4,1 miliardi di franchi in più, in aggiunta all’attuale spesa annuale Avs di circa 50 miliardi di franchi. Le spese supplementari per la tredicesima mensilità AVS aumenteranno di anno in anno, per il forte incremento dei nuovi pensionati, in una tendenza simile a quella italiana. Cinque anni dopo la sua introduzione, infatti, tali spese supplementari ammonteranno a circa 5 miliardi di franchi.
Si ricorda che l’assicurazione per la vecchiaia e quella di reversibilità (Avs), il primo dei tre pilastri del sistema pensionistico, è il fondamento della previdenza in Svizzera. Più di 2,5 milioni di pensionati, infatti, ricevono attualmente una rendita Avs, secondo i dati del Governo. E, tra essi, ci sono gli ex frontalieri italiani, tra cui migliaia di varesini.
L’associazione dei pensionati Avivo ha definito la votazione un successo, affermando che si tratta di una “giornata storica per i pensionati.”
Anche l’Unione sindacale svizzera ha parlato di un risultato “inequivocabile” e chiesto che la riforma sia applicata rapidamente. Sul fronte opposto, i partiti di destra e Economiesuisse, organizzazione mantello dell’economia svizzera: «Dovremo trovare soluzioni – ha detto la direttrice di Economiesuisse Monika Rühl alla radio svizzera - - per il finanziamento, in una situazione in cui sempre più persone hanno diritto a questa pensione e meno giovani contribuiscono».
Il Governo e la maggioranza del Parlamento si erano schierati contro la proposta, ritenendo che non vi era il margine finanziario per una tredicesima, ma il popolo ha votato al contrario. In genere, in Svizzera, quanto deciso tramite i referendum viene poi applicato dalla politica, contrariamente a quanto avviene talvolta in Italia, come per esempio nel caso del finanziamento pubblico ai partiti, bocciato dai cittadini, ma applicato ugualmente cambiando il nome in “rimborsi elettorali”.
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