IL PROCESSO
Falsi invalidi, l’Inps chiede i danni
Varese, l’ente ammesso come parte civile. Ma ridimensiona le richieste: mezzo milione di euro

È stata ammessa la costituzione di parte civile dell’Inps nel procedimento penale per la maxitruffa dei falsi invalidi. Ma l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha rifatto i calcoli e ridimensionato le richieste di risarcimento avanzate nella precedente udienza: non più 50 milioni di euro, ma poco meno di mezzo milione, la somma degli importi delle pensioni corrisposte agli imputati. A ciò andrà aggiunto poi, in caso di eventuali condanne, il danno morale e quello di immagine.
Il gup Marcello Buffa ha accolto la richiesta dell’Inps di entrare nel processo per chiedere i danni alle 39 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, truffa ai danni dello Stato e falso. Reati per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di marito e moglie 70enni, considerati i mediatori delle tangenti, di dieci medici e di 27 beneficiari degli assegni che sarebbero stati percepiti indebitamente. Il giudice ha inoltre rigettato le eccezioni dei difensori, alcuni dei quali avevano chiesto la nullità del capo di imputazione per genericità delle ipotesi di corruzione , in quanto, a loro dire, non sarebbe indicato con esattezza l’importo versato dai corruttori ai corrotti per ottenere i certificati fasulli.
Si prosegue il 16 maggio con la discussione.
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