L’ORDINE
«Nonno stalker, stia lontano»
L’uomo pretendeva di vedere il nipotino contro il volere dei genitori

«Il magistrato è una donna, chissà cosa mi succederà»: il presagio del sessantunenne, quando vide i primi atti a suo carico, si è concretizzato ieri, giovedì 28 maggio, quando i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza del divieto di avvicinamento alla ex moglie, alla figlia e al nipotino, vero fulcro della sua ossessione. Il suo non è il primo caso: in Liguria c’è persino chi non ha resistito alla lontananza dal nipotino durante la chiusura da coronavirus e si è tolto la vita. Ma torniamo a Turbigo: l’accusa formulata dal pubblico ministero Nadia Calcaterra e sfociata nell’ordinanza spiccata dal gip Nicoletta Guerrero, è di stalking perché almeno da un anno l’uomo avrebbe molestato la famiglia con insulti e minacce di varia natura.
La ragione è da ricercarsi nella separazione dopo decenni di matrimonio, decisione che non ha mai accettato fino in fondo. Alla base c’è un disturbo bipolare, attestato dalla documentazione clinica ed è proprio in virtù di quella patologia che la figlia e il genero non erano tranquilli quando il loro bimbo stava col nonno. Da maggio del 2019 quindi una sequenza crescente di messaggi, telefonate, vocali, tra appostamenti e pedinamenti. «Vi farò morire tutti, vi farò vergognare, ho in mente la vendetta e lo sapete che se divento cattivo sono cattivo. A me interessa solo mio nipote, io non ho bisogno di voi voglio solo vedere il bambino», scriveva sperando così di convincere la figlia a lasciargli il bambino. A fine aprile, quando ancora l’emergenza sanitaria non era stata dichiarata conclusa, il sessantunenne si recò sotto casa dei parenti sbraitando e annunciando ritorsioni: «Chiamate pure i carabinieri, prendo a pugni tutti, anche i carabinieri e domani sarò su tutti i giornali». Comprensibile lo stato di angoscia in cui aveva gettato la famiglia che, oltretutto, offendeva e denigrava anche sui social network. L’uomo, che è difeso dall’avvocato Carlo Alberto Cova, verrà interrogato nei prossimi giorni dal giudice Guerrero.
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