IL CASO
Chiuso il parcheggio abusivo
Centinaia di furgoni in sosta su un’area privata senza autorizzazioni

«I corrieri dei vettori esterni di Amazon hanno utilizzato un parcheggio abusivo per molti mesi, senza che il Comune facesse nulla». A rendere nota la vicenda, nel consiglio comunale di giovedì, è stato il consigliere comunale della lista Per Uboldo Alessandro Colombo. Mentre si discuteva la sua interrogazione sul caos creato dai corrieri in paese, ha mostrato le fotografie di quanto successo lo scorso anno: in un terreno di proprietà privata in via 4 Novembre è stato allestito un parcheggio per centinaia di furgoni, ma senza alcuna autorizzazione. Fino a quando, intervenuta Ats cui Colombo ha denunciato il fatto, è stato smantellato tutto.
Le segnalazioni
La vicenda ha inizio quando il consigliere comunale si accorge della situazione e, stupito che si possa parcheggiare in un’area sterrata e priva di servizi, il 17 gennaio chiede l’accesso agli atti: «Volevo sapere se ci fosse una qualche autorizzazione, dal momento che si trattava di centinaia di furgoncini», ha spiegato Colombo in consiglio: «Il 9 marzo mi viene comunicato che non è stata chiesta né rilasciata nessuna autorizzazione. Eppure i corrieri continuano a posteggiare lì, imperterriti. Dopo due mesi e mezzo, il 21 maggio, presento una segnalazione ad Ats Insubria per sapere se sia regolare il parcheggio, viste le condizioni del fondo». Va detto che il consigliere non ha voluto cavalcare politicamente l’onda della vicenda: semplicemente, voleva chiarire i fatti e chiedere di porvi rimedio: «Ma poiché il Comune non faceva nulla, ho pensato di coinvolgere l’Azienda sanitaria, che ha eseguito un sopralluogo». Il 18 giugno Ats trasmette una missiva alla municipalità e a Colombo per conoscenza: «L’utilizzo di aree circoscritte a sosta di autoveicoli altera lo stato dei luoghi e costituisce un intervento permanente di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio, apportando un significativo degrado ambientale», si legge: «Fermo restando che un intervento simile debba essere preceduto da apposito titolo abilitativo, di competenza comunale». Il riferimento era alla necessità di impermeabilizzare il suolo per tutelare le falde acquifere e il regolare afflusso della acque meteoriche. Colombo ha sottolineato che «non c’era titolo abilitativo, quindi nei fatti era un parcheggio abusivo. Guarda caso, da quel momento sono spariti tutti i furgoni». La morale? «Mi pare strano che nulla si sapesse del parcheggio non a norma e che dal Comune ci sia stato questo silenzio».
Problema a monte
Il sindaco Luigi Clerici non è entrato nel merito della vicenda, ma ha ringraziato il consigliere Alessandro Colombo per la sua attenzione dicendogli di continuare a segnalare eventuali irregolarità. Ha poi voluto precisare che il problema dei parcheggi «nasce da quando è stato autorizzato un centro logistico del genere a Origgio. Non si poteva concedere un ambito ad Amazon senza curarsi dei problemi che si sarebbero generati per le centinaia di furgoni che devono movimentarsi e posteggiare. Speriamo che l’area di sosta di prossima attuazione possa risolvere le cose».
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