A 100 DALLA MORTE
Un museo celebra Ugo Mara
Gli eredi del sottotenente medaglia d’argento donano alla caserma cimeli legati all’eroe

A cento anni dalla morte, quella del sottotenente Ugo Mara è una presenza viva nel ricordo di molti, in particolare alla caserma a lui dedicata. A Solbiate Olona, la medaglia d’argento al valor militare è stata ricordata nella sede del Comando del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della Nato in Italia, dove è stato inaugurato un piccolo museo nato grazie alla donazione di alcuni cimeli da parte della famiglia.
Ugo Mara nacque a Busto Arsizio il 7 agosto 1895, quando scoppiò la prima guerra mondiale si arruolò volontario e fu inquadrato con il grado di sergente nel cinquantesimo reggimento Artiglieria da campagna. All’inizio del 1917 frequentò il corso Allievi Ufficiali di complemento e, in seguito, venne assegnato al trentesimo reggimento. Il 28 gennaio 1918, al comando di una pattuglia di collegamento con i reparti di fanteria impegnati nella conquista del Col d’Echele, venne ferito da un proiettile di mitragliatrice. Morì il 31 gennaio.
La salma fu traslata a Busto Arsizio nel 1921. Il comandante del reggimento, nel comunicarne la morte gloriosa alla propria unità, intitolò a Mara la quarta batteria nella quale aveva prestato servizio.
Decorato di medaglia di bronzo al valor militare, ottenne in seguito la medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
Il 31 gennaio, centesimo anniversario della morte, gli eredi dell’eroe della prima guerra mondiale hanno consegnato al comando quanto avevano custodito con cura, ora lo si trova esposto nella Sala Convegno Ponte di Goito.
Il generale di corpo d’armata Roberto Perretti ha accolto gli ospiti, a partire dai sindaci Emanuele Antonelli (Busto Arsizio) e Luigi Melis (Solbiate Olona), oltre a rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma del territorio.
L’installazione è stata curata dall’architetto Michela Ferrari. Paolo Mara ha ricordato lo zio Ugo attraverso documenti dell’epoca dedicati al sacrificio del giovane ufficiale. Il desiderio della famiglia è che l’eredità ideale di Ugo Mara «sia di ispirazione per una moltitudine di giovani patrioti».
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