SENZA VITA
Induno, un cadavere a Villa Castiglioni
Nei giorni scorsi il macabro ritrovamento: è uno straniero e sarebbe morto per cause naturali

I meandri abbandonati e cadenti degli interni di Villa Castiglioni, a Induno Olona, hanno permesso di riportare alla luce il cadavere di un uomo. Il corpo giaceva tra i resti che solo lontanamente ricordano gli antichi fasti dell’edificio che s’affaccia su via Tabacchi e che dal 2018 è diventato proprietà di un principe malese, Tunku Datò Yaacob Khyra.
Il cadavere è risultato quello di un uomo di colore, in stato di decomposizione non troppo avanzata. Grazie all’intervento dei carabinieri della stazione di Arcisate e di Varese è stato possibile risalire all’identità dello sventurato, un extracomunitario con documenti in regola e residente a Bisuschio. Nulla di più, almeno per il momento, è dato sapere.
LE PAROLE DEL SINDACO
«So davvero poco anche io – assicura il sindaco di Induno Marco Cavallin -. La cosa che comunque può tranquillizzare è che pare che sull’uomo non fossero evidenti segni di violenza, per cui gli inquirenti presumono che la morte possa essere sopravvenuta per un malore e comunque per cause naturali. Adesso bisognerà procedere con l’esame autoptico che consentirà di risolvere certamente alcune questioni di fondo».
LA VENDITA
La villa, al centro di una lunga procedura fallimentare, era stata venduta all’asta il 31 luglio 2018. Nel corso degli anni diversi erano stati gli interventi delle forze dell’ordine, in seguito a segnalazioni di cittadini allarmati per i movimenti notturni nell’edificio e per effetto anche di richieste da parte dello stesso primo cittadino. Erano stati portati a termine servizi di prevenzione e repressione dei reati in materia di immigrazione clandestina, in seguito ai quali erano stati sorpresi e identificati diversi cittadini extracomunitari, spesso richiedenti asilo politico e “rifugiati” presso la struttura ricettiva indunese al centro della procedura fallimentare e ormai abbandonata.
LO SGOMBERO
L’ultimo sgombero da parte delle forze di polizia di occupanti abusivi risale al mese di ottobre del 2018, quando erano stati trovati quattro immigrati, questa volta regolarmente in Italia, che erano stati subito allontanati. Poi, con la nuova proprietà, a Induno tutti speravano che questa situazione terminasse e il degrado della meravigliosa villa conoscesse finalmente una definitiva battuta d’arresto. E invece, nonostante tutti i cartelli che segnalano il divieto d’accesso, Villa Castiglioni ha continuato a dare ricovero a disperati di diversa provenienza, come testimonierebbe il recente macabro ritrovamento.
VECCHIO RUDERE
Villa Castiglioni, dove si svolgevano, fino a venticinque anni fa, cerimonie da sogno, oggi è solo un vecchio rudere, depredato e sfruttato nella maniera più incivile e vergognosa. Si diceva che il nuovo proprietario ne volesse fare un resort extra-lusso, invece i lavori, se si fa eccezione per la messa in sicurezza del muro di cinta, sono ormai fermi da mesi. Gli abitanti delle vie limitrofe non hanno mai spesso di vedere strani e preoccupanti movimenti durante le ore notturne e ora questo ultimo terribile episodio, che fa di questa storica residenza niente più che un cimitero per disperati.
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