URBAN ART
Un museo a cielo aperto: Wow fa tappa a Cuasso al Monte
Il progetto di Associazione On prevede la realizzazione di 12 totem e un murale

Prosegue la programmazione in 12 mesi, con partenza a giugno 2025 e termine a giugno 2026, di WOW la prima mostra a cielo aperto dedicata ai muri di parole che insegnano ad amare. Un artista al mese, per garantire al progetto la sua giusta importanza. Ogni evento è aperto a tutti: a scuole, stampa, visitatori, permettendo così un dialogo diretto tra l’artista che sta realizzando la sua opera e la comunità. WOW - Wall of Words ha l’obiettivo di amplificare la relazione tra il territorio e l’arte contemporanea, la natura e l’uomo, la cultura e l’aggregazione, con un museo a cielo aperto unico al mondo e capace di diventare messaggio di pace. Appuntamento il 19 e 20 luglio in località Cavagnano (via 5 Vette), a Cuasso al Monte, con l’artista Carlotta Albiero. Le parole del mese sono: cura, condivisione e gentilezza.
L’iniziativa di Associazione On, ideata da Max Laudadio e Andrea Ravo Mattoni, con la direzione artistica di Andrea Ceresa, finanziata da Provincia di Varese e Fondazione Comunitaria del Varesotto, con il patrocinio di Provincia di Varese e Comune di Cuasso al Monte, e la collaborazione di Fornari srl, prevede la realizzazione di un museo a cielo aperto di urban art composto da 13 opere uniche per ideazione e realizzazione. La prima opera è stata realizzata da Ravo e da Refrenshink, installata a giugno nel parco della sede della Provincia di Varese. Wow è un percorso che unirà Varese con le frazioni del Comune di Cuasso al Monte, il Parco delle 5 Vette, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno. La mostra è composta da dodici totem e un murale dipinto sulla facciata del cimitero comunale di Cuasso al Monte. Ogni opera sarà realizzata assegnando agli artisti parole a cui ispirarsi, che esaltino la pace, la solidarietà, la sussidiarietà, la resilienza e l’integrazione. Il primo muro posizionato a Varese, nato dalla parola “armonia”, ha voluto richiamare anche le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Le opere sono realizzate su totem creati con elementi tipo new Jersey in cemento precompresso di 1,70 metri per 1,50 autoportanti, muri che non dividono ma che uniscono, sui quali gli artisti rappresentano le loro emozioni. Ogni totem sarà dipinto da uno street artist: Andrea Ravo Mattoni, Refreshink/Giovanni Magnoli da Arona, Sea/Fabrizio Sarti, Sten/Luca Barachetti da Varese, Judo Toi, Marco Laudadio, Silvia Travaglini, Carlotta Albiero, Francesco Quadri da Bucarest, Lizee/Elisa Gomez da Parigi, Obies dall’Ucraina, Ernst da Marsiglia, Paula Grenouille da Barcellona.
Un Qr code, posizionato su ogni totem, permetterà ai visitatori di leggere la biografia dell’artista, l’itinerario completo della mostra e sarà collegato con il sito ufficiale.
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