IL DIBATTITO
«Nuovo ponte tra Oleggio e Lonate»
Oggi la discussione in consiglio provinciale a Novara, il Piemonte vuole un collegamento migliore con Malpensa

«La Regione Piemonte deve mettere il nuovo ponte fra Oleggio e Lonate Pozzolo sul fiume Ticino nei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Lo chiede il gruppo «La Provincia in Comune» che ha presentato un ordine del giorno: verrà discusso oggi, lunedì 1 febbraio, alle 10, quando in videoconferenza si riunirà il consiglio provinciale di Novara.
«È dagli anni Ottanta del ventesimo secolo - spiegano i consiglieri Milù Allegra, Matteo Besozzi e Marco Uboldi - che il territorio sta valutando l’opportunità di realizzare una nuova infrastruttura che, oltre a rispondere alle esigenze di miglioramento del traffico, della sicurezza e del collegamento con l’aeroporto di Malpensa, s’inserisca nel contesto ambientale salvaguardando peraltro l’attuale manufatto, esempio di archeologia industriale dell’Ottocento».
L’occasione giusta per passare dalle parole ai fatti, a loro dire, è il piano Next Generation Italia «Visto che - aggiungono - al Piemonte dovrebbero essere destinate risorse superiori ai 13 miliardi di euro: un’opportunità straordinaria da sfruttare per mettere in campo tutti quei progetti che non potrebbero essere realizzati in condizioni economico-finanziarie ordinarie».
Tanto più, viene fatto notare, che «il Piemonte ha beneficiato di circa 135 milioni dal cosiddetto decreto Ponti del 2019, ma nessuna opera è prevista nel Novarese».
Il documento mira anche a impegnare il presidente della Provincia Federico Binatti a trasmettere l’ordine del giorno al presidente della Regione Alberto Cirio.
Il ponte attuale, completato nel 1889, è largo 5,30 metri e alto 4,20, «dimensioni - puntualizzano - che impongono il senso unico alternato e il divieto di transito per alcuni mezzi pesanti. Ogni giorno vi passano oltre 13mila veicoli, 11.865 auto e moto e 1.395 camion, e il tasso d’incidentalità è molto elevato».
Risale all’ottobre del 2012 la presentazione di un progetto «che immagina - concludono - la costruzione di una nuova struttura con due corsie da 3,75 metri, affiancate da due banchine da 1,5 e altrettanti percorsi pedonali da 1,45».
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