LA CURIOSITA’
Un tesoro vegetale nelle Serre Liberty
Nel parco storico di Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate
Oltre duemilaottocento esemplari rari di orchidee custodite nelle Serre Liberty di Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate. Si tratta di una delle collezioni più rilevanti a livello nazionale e rientra in un progetto botanico di conservazione, valorizzazione, cultura e bellezza di un patrimonio unico, che include specie premiate, in molti casi ultratrentennali, e alcune delle quali estinte in natura o a grave rischio di scomparsa. Progetto di preservazione reso possibile dalla collaborazione tra il Comune di Lainate e l’Associazione Lombarda Amatori Orchidee Aps, realtà attiva da oltre quarant’anni nella tutela e nella promozione di questo tipo di piante, e inserito in un contesto di valore storico che vede le Serre di Villa Litta non solo luogo di esposizione, ma vero e proprio centro di studio e di divulgazione scientifica per botanici, ricercatori e tassonomi. Il tutto in una cornice aperta, che rende la collezione un esempio concreto di testimonianza di biodiversità di e conservazione genetica accessibile al pubblico, e che è pensata come un giardino vivente, un laboratorio a cielo aperto che unisce arte e paesaggio. Oltre alla collezione di orchidee, infatti, le Serre ospitano anche cactus e piante succulente provenienti in particolare da California, Messico e America Centrale.
Tra queste, molte varietà curiose: dalle Mammillarie, con fioriture frequenti a corona in diverse sfumature di rosa al Ferocactus, maestoso e longevo, capace di fiorire dopo decenni, dal Gymnocalycium, dalle forme sferiche e dai fiori a imbuto all’Agave, pianta ornamentale da cui si ricava anche uno sciroppo naturale fino all’Echinocereus, tra i cactus più spettacolari per varietà di fioriture, capaci di adattarsi a climi estremi. Le Serre si trovano all’interno del parco storico di Villa Visconti Borromeo Litta, dove fin dalla prima metà del XVIII secolo era presente un sistema articolato di serre calde e fredde che ospitavano essenze esotiche e orchidee.
Di queste strutture, oggi ne restano solo alcune: due Orangeries in muratura e le grandi serre in ferro e vetro stile Liberty risalenti al 1837 e che sono state oggetto, a partire dal 2015, di un progetto di recupero cofinanziato da Fondazione Cariplo.
Dall’anno successivo sono aperte al pubblico e visitabili la terza domenica del mese, a eccezione di luglio e agosto, con visite guidate gratuite. La manutenzione e la riqualificazione, in generale, del verde del parco, dove si trovano anche carpini secolari e cinquantasei specie di alberi storici, sono al centro della cura di questo spazio: un esempio sono i recenti interventi in atto sulla siepe di Buxus Pumila compromessa dall’attacco, quest’anno particolarmente aggressivo, della Piralide del bosso, insetto che si nutre di foglie.
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