LA PROVOCAZIONE
Una sveglia in Consiglio comunale: «Maggioranza, siete muti e silenti»
Curioso episodio ad Arona dove il consigliere di Fi Leon Petrillo ha fatto suonare in Aula l’orologio

Fa suonare una sveglia in Consiglio comunale ad Arona per “scuotere” dal torpore la maggioranza silenziosa. Leon Petrillo (Forza Italia) ha portato una sveglia e dopo averla caricata l’ha fatta suonare prima di leggere la provocatoria interpellanza: «Avete delle deleghe come consiglieri, ma non sappiamo cosa fate. Siete muti e silenti, è una linea politica?» I consiglieri, alcuni di loro indispettiti, hanno poi elencato le attività svolte negli ultimi mesi di amministrazione. Petrillo in precedenza aveva sbandierato una bandiera europea sotto il naso della maggioranza leghista che ha approvato una mozione contro “la guerra e contro il riarmo europeo”. Dopo l’elenco delle attività, non sono mancate polemiche. Piero D’Ippolito (Lega) ha accusato Petrillo di «mancanza di rispetto», mentre lo stesso consigliere forzista si è detto insoddisfatto di alcune risposte.
BATTAGLIA SUL PRG
In precedenza però c’erano stati toni meno farseschi, anzi. «Ci rivedremo in tribunale per queste dichiarazioni e per le altre». È stata questa la dichiarazione minaccia dell’ex sindaco Federico Monti (Fratelli d’Italia) rivolta al sindaco Alberto Gusmeroli quando è stata approvata una maxi variante al Prg, il Piano regolatore generale comunale, che riduce la possibilità di edificare in città portando il limite massimo degli abitanti a 16.400. «Abbiamo ridotto la capacità edificatoria in città – ha detto Gusmeroli – pari a ben nove campi di calcio. Meno cemento e più verde. Siamo andati a casa facendo cadere la giunta Monti per portare a termine questa variante che il commissario ha avuto il coraggio di portare avanti e rendere strutturale». Il riferimento era alla decisione della giunta di sfiduciare Monti “reo”, secondo Gusmeroli, di portare avanti azioni personali e contatti per favorire interventi edilizi. «La variante è frutto di un percorso sofferto, ossia dimettersi in massa e lasciare tutto al commissario». Monti non ha accettato: «La variante è stata avviata nel 2022 quando ero io sindaco. Saranno le sedi competenti e il Tribunale di Verbania a pronunciarsi su quanto detto in consiglio e su ciò che è stato detto e scritto su di me». Monti ha infatti lo scorso anno presentato un esposto in procura contro Gusmeroli, gli assessori Monia Mazza e Marina Grassani e l’ex assessore Chiara Autunno che lo accusarono di portare avanti interessi personali in ambito urbanistico. La variante prevede una riduzione del consumo di suolo di oltre 84.000 metri quadri, toglie aree edificabili vicino alle cascine diroccate di San Carlo, ora in mano a una immobiliare, e nelle frazioni di Dagnente e Montrigiasco.
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