MILANO
Unicredit, 'golden power illegittimo, campagne aggressive'

(ANSA) - MILANO, 13 LUG - Gli azionisti di Banco Bpm "sono
stati esposti non solo all'uso illegittimo del Golden Power
insistentemente invocato da Bpm, ma anche a comunicazioni e
campagne ingiustificatamente aggressive e spesso fuorvianti,
volte a screditare sia l'offerta che l'offerente". Lo afferma
Unicredit dopo che ieri è stata pubblicata la decisione del Tar
del Lazio che ha accolto parzialmente il ricorso che ha
contestato la legittimità del 'golden power' esercitato dal
governo per l'Ops su Banco Bpm. "Unicredit valuterà ora tutte le
iniziative opportune in maniera tempestiva", aggiunge la banca
di piazza Gae Aulenti in un comunicato.
Unicredit "sottolinea che la decisione finale riguardo al
merito e all'attrattività di qualsiasi offerta dovrebbe sempre
spettare agli azionisti", spiegando che "in questo contesto di
profonda incertezza, gli azionisti di Bpm potrebbero essere
stati privati di un'opzione, i cui termini erano stati equamente
stabiliti e, come chiaramente evidenziato da UniCredit al
momento del lancio dell'Offerta, avrebbero potuto essere già
stati migliorati se ci fosse stato un ordinato processo di Ops".
Unicredit nella nota ripete di valutare "positivamente la
decisione del Tar in accoglimento del proprio ricorso. Questa è
una prova inequivocabile che il modo in cui il Golden Power è
stato utilizzato è illegittimo, tanto da richiedere l'emissione
di un nuovo decreto, poiché quello adottato il 18 aprile è stato
annullato dalla Corte. La stessa sentenza, peraltro, di per sé
dimostra la fondatezza dei rilievi di UniCredit in merito alle
incertezze derivanti dalle prescrizioni del Golden Power e dalla
loro applicazione nel caso di specie, richiedendo al Tar quasi
100 pagine per fare chiarezza al riguardo", spiega la banca di
piazza Gae Aulenti, aggiungendo che "la fondatezza del ricorso
di UniCredit è stata chiaramente sottolineata dal TAR".
A proposito in particolare "alla cessazione delle attività o
alla cessione degli asset di UniCredit in Russia (prescrizione
che non include i pagamenti, come specificato dal Mef), il Tar
ha dichiarato di non avere piena giurisdizione in materia. Come
affermato dal Tar, la competenza a valutare la questione è
appannaggio della Bce e UniCredit sta già ottemperando alle
richieste della Bce", afferma la banca guidata da Andrea Orcel.
(ANSA).
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