WASHINGTON
Usa, candidato di Trump si ritira dopo chat con post razzisti

(ANSA) - WASHINGTON, 21 OTT - Il candidato di Donald Trump
per guidare l'Office of Special Counsel, il 'tutore
dell'integrità' del governo federale, ha annunciato il suo
ritiro dopo che sui media è comparsa una chat in cui confessava
di avere "una vena nazista" e si lasciava andare a commenti di
stampo suprematista.
Paul Ingrassia, che avrebbe dovuto essere confermato al
Senato domani, ha detto in un post "di non avere i voti dei
repubblicani". Il leader della maggioranza al Senato, John
Thune, aveva auspicato che la Casa Bianca ritirasse la nomina,
preannunciando che "non sarebbe passata". Almeno altri tre
repubblicani avevano dichiarato che avrebbero votato contro la
nomina.
In una chat di gruppo con altri repubblicani rivelata da
Politico, Ingrassia, avvocato e commentatore politico
italo-americano con ruoli di governo, ha scritto di avere "una
vena nazista" e che la festa di Martin Luther King Jr dovrebbe
essere cancellata. "MLK Jr era il George Floyd degli anni '60 e
la sua 'festa' dovrebbe essere abolita e gettata nel settimo
cerchio dell'inferno", ha scritto nel gennaio 2024. Nel maggio
2024, durante una discussione sul personale della campagna di
Trump in Georgia incaricato dei rapporti con gli elettori delle
minoranze, Ingrassia affermò che una collaboratrice "non
mostrava abbastanza deferenza verso i Padri fondatori, in quanto
bianchi". Un partecipante alla chat scherzò: "Paul appartiene
alla Gioventù hitleriana con l'obergruppenführer (un alto grado
delle SS, ndr) Steve Bannon". Ingrassia rispose: "Devo ammettere
che a volte ho una vena nazista". In un altro messaggio scrisse:
"Mai fidarsi di un cinese o di un indiano. Mai", riferendosi a
Vivek Ramaswamy, ex candidato repubblicano alla presidenza e poi
sostenitore di Trump. Un mese dopo commentò: "I neri si
comportano così perché è il loro stato naturale. Non puoi
cambiarli. Prova: tutta l'Africa è una fogna e lo sarà sempre".
Durante la stessa conversazione, nel maggio 2024, quando gli
venne detto che sembrava un "nazionalista bianco", Ingrassia
ribatté: "Difendere i nostri fondatori non è essere nazionalisti
bianchi". Poi pubblicò un'immagine dei Padri fondatori,
aggiungendo: "Dobbiamo celebrare gli uomini bianchi e la civiltà
occidentale, e non mi tirerò mai indietro su questo". Il
candidato di Trump, riferisce Politico, ha avuto legami con il
suprematista bianco e negazionista dell'Olocausto, Nick Fuentes
(ricevuto anche da Trump a Mar-a-Lago nel novembre 2022), e con
Andrew Tate, influencer di estrema destra accusato nel Regno
Unito di stupro e tratta di esseri umani. (ANSA).
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