PROFESSIONISTA DEL RAGGIRO
Valceresio, finto avvocato truffa decine di clienti
Intascava acconti con PostePay e poi spariva. Si cercano altre vittime

Quarantasette anni, aria bonaria e sorridente, una faccia capace di infondere fiducia e la reputazione di avvocato bravo e “onesto”, in quanto a richiesta di parcelle poco esose. Peccato che l’uomo non sia affatto un avvocato, ma solo un truffatore. Tra il 2017 e il 2022 ha messo a segno una serie di raggiri a persone della Valceresio, ma anche di tutta la provincia di Varese, della Lombardia e dell’Italia intera.
Non aveva uno studio proprio e, come indirizzo, usava quello di Porto Ceresio e di altre false sedi a Lavena Ponte Tresa e a Milano. Si faceva conoscere tramite passaparola, s’intascava gli acconti, per i propri interventi legali inesistenti, facendoseli versare tramite ricarica PostePay e poi spariva. Tanti sono stati presi in giro in questo modo, perdendo cifre singolarmente non da capogiro, ma che rappresentano, tutte insieme, un gruzzolo niente affatto male.
A far conoscere questa storia è l’avvocato arcisatese Alan Breda, al quale, già qualche anno fa, s’era rivolto un esercente di Bisuschio in occasione di un piccolo contenzioso privato. «Questa persona di Bisuschio - racconta Breda - mi aveva confidato di avere dato un acconto di qualche centinaio di euro a questo tipo, che poi, dopo avere intascato la parcella, non aveva fatto proprio nulla. Io avevo dato un’occhiata veloce e avevo visto che l’uomo non era iscritto all’albo e non esisteva alcuna sua registrazione legale, però il bisuschiese non aveva voluto procedere in alcun modo, valutando che le spese legali sarebbero state ben più gravose della perdita di quelle poche centinaia di euro».
In seguito alle prime denunce, l’attività investigativa ha portato alla luce un lungo elenco di persone truffate, che, evidentemente, non hanno mai sporto denuncia.
Il 10 ottobre prossimo il Tribunale di Varese ha fissato l’udienza preliminare e, entro tale data, tutte le vittime dei raggiri dovranno decidere se costituirsi parte civile o rinunciare. Le accuse delle quali dovrà rispondere il sedicente giurista sono truffa ed esercizio abusivo di professione.
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