LE PISTE
Valganna e Malnate, nuove ciclabili
Avanzano i lavori. Sottopasso per attraversare la Statale 233

Stanno avanzando in maniera spedita i lavori che daranno a Varese un’alternativa alla pista ciclopedonale del lago senza spostarsi di troppi chilometri. Nei prossimi mesi, infatti, saranno aperti due nuovi tragitti nei pressi del capoluogo e precisamente in Valganna e nella zona fra Malnate e Gaggiolo.
Il primo tratto che si sta realizzando è quello che dal laghetto Fonteviva, nei pressi delle grotte di Valganna, proseguirà fino a Ganna.
Si tratta di poco meno di tre chilometri che toccheranno l’area delle antiche miniere, San Gemolo, col suo laghetto in cui poter ammirare il gambero di fiume e poi si arriverà alla Badia di Ganna. È un progetto che in passato aveva però subito rallentamenti.
Per attraversare la Statale 233, sarà realizzato un sottopasso e, quindi, l’intero tracciato sarà protetto rispetto al passaggio dei veicoli, senza alcun incrocio. Il percorso sarà in parte nuovo e in parte correrà su uno già utilizzato da chi si muove a piedi o in bici in mezzo a un bosco con pochissime presenze di case e insediamenti umani.
Inoltre, essendo all’interno del Parco regionale del Campo dei Fiori, si è deciso di realizzare il sedime in un fondo naturale e non in asfalto, utilizzando il più possibile il tragitto della ferrovia preesistente.
Una volta arrivati a Ganna, ci si collegherà alla pista ciclopedonale che giunge a Ghirla e che, vicino al maglio, si divide in due: da una parte si può pedalare fino a Lavena Ponte Tresa, mentre girando a sinistra, si giunge a Cunardo per poi scendere fino in Valcuvia.
L’altro percorso nei pressi della città di Varese che è in fase di realizzazione è chiamato Ti-ciclo-via e permetterà, lungo circa 14 chilometri, di collegare Castiglione Olona al confine con la Svizzera di Gaggiolo. Anche in questo caso si utilizzeranno in buona parte dei percorsi già esistenti, allungando la ciclabile della Valle Olona ma passando, a nord, dalla Valle del Lanza, in territorio di Malnate. In questo caso, il tracciato ha vissuto alcune polemiche: in primis sull’utilizzo di asfalto.
Seppure sarà di un colore simil-terra, alcuni hanno protestato perché intaccherà un’area protetta. Mentre la seconda polemica ha toccato la salita verso Cantello che, certamente, non aiuterà chi non ha la gamba allenata. In quest’ultimo caso, per evitare delle sovrapposizioni con la ferrovia della Valmorea, si è modificato il percorso decisamente più pianeggiante che, dalla Folla di Malnate sarebbe andato dritto per dritto verso Gaggiolo.
Chiaramente per giudicare il risultato finale non resterà che attendere la conclusione dei lavori. Di certo il tracciato è molto suggestivo e incastonato nel verde anche se pare improbabile, come indicato fra gli obiettivi dichiarati, che venga utilizzato da molti frontalieri per andare a lavorare in Svizzera evitando così di rimanere imbottigliati nel traffico.
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