IL FASCINO DEI MONTI
“Val Grande ultimo paradiso”, viaggio nella bellezza selvaggia
Le montagne e i personaggi di un’area del Vco da sempre affascinante: Teresio Valsesia firma la settima edizione della guida escursionistica “da record”
Sette edizioni per una guida escursionistica possono diventare un caso letterario. Lo è sicuramente per "Val Grande ultimo paradiso", il libro di Teresio Valsesia, apparso per la prima volta nel 1985 e pubblicato dall'editore Alberti di Verbania, in questi giorni ha raggiunto la settima edizione. «Il merito non è mio, ma della della Val Grande e del suo parco nazionale che ha promosso la "selvaggità", ossia la bellezza selvaggia, apprezzata e frequentata non solo da tanti escursionisti italiani, ma da molto svizzeri e tedeschi», dice Valsesia.
In realtà "Val Grande ultimo paradiso" non è solo una guida dettagliata e invitante a scoprire le montagne valgrandine e la loro storia, ma è un'opera completa sulle vicende e sui personaggi della valle, che è stata (ri)scoperta proprio da Valsesia, che ha saputo coinvolgere altri appassionati, fra cui la guida alpina locale, Fernando Danini, morta qualche tempo fa, che era il maggiore conoscitore della valle.
PAGINE E PERSONAGGI
Oltre 300 pagine e 150 fotografie recenti e storiche accompagnano i lettori che già conoscono questo Parco nazionale, (proposto proprio da Valsesia sin dalla prima edizione), ma anche coloro che non l'hanno ancora frequentato. Particolarmente interessanti sono le pagine sul famoso parroco di Cicogna don Antonio Fiora, e sul "testamento" lasciato a Valsesia da Gianfry, ossia Gianfranco Bonaldi, un giovane di Sesto Calende che ha vissuto 17 anni in Val Grande come un originale eremita, morto in circostanze misteriose all'alpe Vald.. Poi ci sono anche le testimonianze di numerosi alpigiani, ora tutti defunti, che hanno raccontato la vita del tempo passato, quando la valle era frequentata dall'uomo: una vera e propria "antropologia dell'estremo" (come la definisce Valsesia), prima di diventare una vera e propria "wilderness", ora apprezzata e visitata da molti escursionisti anche svizzeri e tedeschi. Quando Valsesia aveva presentato il libro, Gino Buscaini, un famoso alpinista varesino che era redattore della guida dei Monti d'Italia per il CAI e il TCI, aveva rinunciato a inserire nella collana la montagne della Val Grande perchè già descritte minutamente da Valsesia.
CLIMA E GEOLOGIA
Il libro tratta inoltre del clima e della geologia, come della flora (descritte da appositi specialisti che hanno aggiornato i loro testi). Naturalmente è descritto anche il rastrellamento del 1944 che aveva causato la morte di oltre duecento partigiani. Rimangono intatte le pagine più importanti dedicate ai disboscamenti del passato: vicende apprezzate dai tanti escursionisti che frequentano la Val Grande con prudenza, passione e "intelletto d'amore". La settima edizione di "Val Grande ultimo paradiso" si trova nelle principali librerie o presso l'editore Alberti di Verbania nonché presso la sede centrale del CAI a Milano.
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