QUESTIONE DI FIUTO
Segugi umani contro i miasmi
Sessanta volontari pronti a rilevare con i loro nasi entità e orari dei cattivi odori

Partito in sordina, con un’adesione decisamente scarsa, il progetto Di-Noses conta adesso una sessantina di «annusatori»: tramite una app, registreranno le puzze lungo l’asse del fiume Olona. Tutto merito della prima serata informativa, tenuta l’altra sera al Palazzo Brambilla di Castellanza, dove sono intervenuti numerosi cittadini dei comuni coinvolti nel monitoraggio: oltre alla stessa Castellanza, Olgiate Olona e Marnate.
Esasperazione
Numerosi gli interventi dei cittadini, dopo che l’ingegnere del Politecnico di Milano e supervisore del progetto Laura Catelli ha illustrato l’iniziativa: tutti hanno espresso preoccupazione sulla natura dei cattivi odori, dicendosi delusi e amareggiati: «Fino a oggi sono state fatte solo promesse, senza arrivare mai a soluzioni concrete».
La gente, in buona sostanza, è esasperata dai proclami ma auspica che questa sia la volta buona. Nessuno, del resto, ha mostrato diffidenza verso il metodo scientifico che sarà utilizzato per il monitoraggio, che consentirà di agire avendo in mano analisi dettagliate (non più segnalazioni generiche) per risalire all’origine dei miasmi.
Fiducia
Soddisfazione per le 60 adesioni fra i delegati all’Ambiente del territorio, dopo che c’erano state polemiche per i numeri risicati. «Il progetto è stato recepito in maniera molto positiva - commenta il consigliere castellanzese Flavio Castiglioni - È evidente che i cittadini hanno una gran voglia di partecipare alla sperimentazione, esasperati dalla mancata soluzione del problema in tutti questi anni». L’assessore di Olgiate Leonardo Richiusa si dice fiducioso per due motivi: «Finalmente tutti gli attori chiamati in causa, dagli enti sovracomunali alle stesse aziende, si sono messi in gioco aderendo a un progetto di livello europeo, che dov’è stato messo in pratica ha portato ottimi risultati. La rilevazione non è stata programmata per accusare qualcuno, ma per arrivare tutti insieme alla soluzione del problema: sarà utile in tal senso segnalare tramite l’app la geolocalizzazione, il meteo e la direzione dei venti, elementi fondamentali per individuare dove servono interventi di mitigazione delle attività produttive».
Il progetto
La prossima assemblea è in programma lunedì 10 febbraio, quando sarà illustrato l’uso dell’app, per poi partire entro metà mese con le rilevazioni: la grande novità è che ovviamente avverranno in tempo reale, consentendo di confrontare gli esiti con le fasi di lavorazione delle imprese e del depuratore dell’Olona.
«Solo da questo presupposto, accertato scientificamente e non sulla base di valutazioni soggettive - è stato detto nel corso dell’incontro - sarà possibile muovere i passi successivi, volti a trovare le soluzioni».
Ora tocca ai sessanta nasi dimostrarsi buoni segugi.
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