VANDALI
In classe con il sedile divelto di un bus
Chi fuma, chi imbratta, chi danneggia: l’inciviltà sui bus. Telecamere e collaborazione con le forze dell’ordine per difendere il bene comune
C’è ancora chi fuma sui bus. E c’è ancora chi imbratta. Scritte di ogni genere. Spesso svastiche. Una percentuale minima di persone, spesso studenti o ragazzi, che non ha la minima percezione del bene comune o del rispetto delle regole.
In classe con il sedile
I sistemi di videosorveglianza hanno però consentito una notevole riduzione di episodi di danneggiamento e di fumo a bordo dei pullman. Anche se lo scorso anno un ragazzino di prima superiore di un istituto fuori del capoluogo - raccontano ancora esterrefatti da Autolinee Varesine - era entrato in classe con il sedile divelto di un bus, oltre che con il solito zaino.
E c’è sempre di più chi accende le sigarette elettroniche, cadendo dalle nuvole (di fumo) quando si fa presente che anche se elettroniche, le regole sono le stesse.
Una multa a settimana nel mese di ottobre
Soltanto in ottobre sono state elevate quattro sanzioni a bordo dei mezzi di Autolinee Varesine. La ricostruzione è stata fatta grazie ai sistemi di videosorveglianza e dopo la segnalazione puntuale dei conducenti. Conducenti che nella totalità dei casi sui bus cittadini guidano in una cabina protetta. «La videosorveglianza a bordo, oltre a concorrere alla sicurezza degli operatori di esercizio e per i passeggeri serve anche a diminuire in modo significativo gli episodi di vandalismo, fumo e altre situazioni disagevoli - dice Marco Regazzoni, responsabile della comunicazione di Autolinee Varesine -. Grazie all’analisi dei filmati è possibile ricostruire ex post gli episodi». La sanzione per il fumo a bordo va dai 91 a 270 euro a seconda del momento del pagamento, sulla base della legge 3/2003. La multa in questo caso ha un importo circa doppio rispetto alla mancanza del titolo di viaggio. Gli accertamenti vengono eseguiti dai verificatori che sono a tutti gli effetti dei pubblici ufficiali, con relativo giuramento istituzionale. I vandalismi e le aggressioni sono diminuiti anche grazie agli impianti di videosorveglianza di cui i bus cittadini sono dotati al 100% (mentre per quelli extraurbani la percentuale di impianti di registrazione è inferiore) e che svolgono una funzione di deterrenza.
Chiedere aiuto necessità quotidiana
«La collaborazione con le forze dell’ordine è sempre tempestiva e molto preziosa», sottolinea Marco Regazzoni. Autolinee Varesine, di cui è amministratore delegato Fabrizio Laudi, da anni opera con Prefettura, forze dell’ordine e amministrazioni locali per garantire sicurezza sui bus. Gli episodi che poi diventano notizie di cronaca sono una parte irrisoria dell’attività svolta ogni giorno e dei milioni di passeggeri movimentati (10 milioni l’anno). Nella quasi totalità dei casi si tratta di persone educate e non violente. Eppure la necessità è «pressoché quotidiana» da parte dei verificatori di chiamare le forze dell’ordine per completare l’identificazione di chi deve essere sanzionato. Non aggressioni o episodi appunto di cronaca - sottolineano da Autolinee Varesine - ma «fastidi quotidiani» nei confronti di personaggi che rifiutano di fornire generalità e documenti. E poiché i verificatori sono pubblici ufficiali, chi si rifiuta di collaborare rischia una denuncia penale.
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